È una mattina di sole a Roma quella di mercoledì 27 aprile, quando Papa Francesco dovrebbe tenere un'udienza generale in Piazza San Pietro, come fa di solito ogni mercoledì. Il Pontefice riprende la sua agenda dopo essere stato costretto a sospenderla ieri a causa di dolori al ginocchio.
Ha iniziato la sua catechesi facendo riferimento a una figura biblica femminile: "Oggi ci ispireremo allo splendido libro di Ruth, un gioiello della Bibbia. La parabola di Ruth illumina la bellezza dei legami familiari: generati dalla relazione di coppia, ma che vanno oltre il legame di coppia. Legami d'amore capaci di essere altrettanto forti, in cui si irradia la perfezione di quel poliedro di affetti fondamentali che formano la grammatica familiare dell'amore. Questa grammatica porta linfa vitale e saggezza generativa in tutte le relazioni che costruiscono la comunità. Rispetto al Cantico dei Cantici, il libro di Ruth è come l'altra faccia del dittico dell'amore nuziale. Altrettanto importante, altrettanto essenziale, celebra la forza e la poesia che devono abitare i legami di generazione, parentela, dedizione, fedeltà che avvolgono l'intera costellazione familiare. E che diventano addirittura capaci, nei momenti drammatici della vita di una coppia, di portare una forza d'amore inimmaginabile, capace di rilanciare la speranza e il futuro".
"Sappiamo che i luoghi comuni sui legami di parentela creati dal matrimonio, soprattutto tra suocera e nuora, parlano contro questa prospettiva. Ma proprio per questo la parola di Dio diventa preziosa. L'ispirazione della fede sa aprire un orizzonte di testimonianza contro i pregiudizi più comuni, un orizzonte prezioso per tutta la comunità umana. Vi invito a riscoprire il libro di Ruth! Soprattutto nella meditazione sull'amore e nella catechesi sulla famiglia".
"Questo piccolo libro contiene anche una preziosa lezione sull'alleanza tra le generazioni: laddove la giovinezza si rivela capace di dare nuovo entusiasmo alla vecchiaia, la vecchiaia si scopre capace di riaprire il futuro per la gioventù ferita. All'inizio l'anziana Naomi, anche se commossa dall'affetto delle nuore, rimaste vedove dei due figli, è pessimista sul loro destino in un villaggio che non è il loro. Incoraggia calorosamente le giovani donne a tornare dalle loro famiglie per ricostruire le loro vite. Dice: "Non posso fare nulla per te". Già questo viene mostrato come un atto d'amore: la vecchia, senza marito e senza più figli, insiste perché le nuore la lascino. Ma è anche una sorta di rassegnazione: non c'è futuro possibile per le vedove straniere, private della protezione dei loro mariti. Ruth resiste a questa generosa offerta. Il legame che si è instaurato è stato benedetto da Dio: Naomi non può chiedere di essere abbandonata. All'inizio, Naomi sembra più rassegnata che felice di questa offerta: forse pensa che questo strano legame aggraverà il rischio per entrambi. In alcuni casi, la tendenza al pessimismo degli anziani deve essere contrastata dalla pressione affettuosa dei giovani".
"Infatti, Naomi, commossa dalla dedizione di Ruth, esce dal suo pessimismo e prende addirittura l'iniziativa, aprendo a Ruth un nuovo futuro. Istruisce e incoraggia Ruth, vedova di suo figlio, a trovare un nuovo marito in Israele. Boaz, il candidato, dimostra la sua nobiltà, difendendo Ruth dagli uomini che lavorano per lui. Un rischio che purtroppo si ripresenta anche oggi.
"Il risposo di Ruth viene celebrato e i mondi sono di nuovo pacificati. Le donne di Israele dicono a Naomi che Ruth, la straniera, vale "più di sette figli" e che questo matrimonio sarà una "benedizione del Signore". Naomi, nella sua vecchiaia, conoscerà la gioia di aver partecipato alla generazione di una nuova nascita. Guardate quanti "miracoli" accompagnano la conversione di questa vecchia! Si converte all'impegno di mettersi a disposizione, con amore, per il futuro di una generazione ferita dalla perdita e a rischio di abbandono. I fronti di ricomposizione sono proprio quelli che, sulla base delle probabilità disegnate dai pregiudizi del senso comune, dovrebbero generare fratture insormontabili. Eppure la fede e l'amore permettono di superarli: la suocera supera la gelosia per il proprio figlio amando il nuovo legame di Ruth; le donne di Israele superano la diffidenza verso lo straniero (e se lo fanno le donne, lo faranno tutti); la vulnerabilità della donna sola, di fronte al potere maschile, si riconcilia con un legame pieno di amore e rispetto".
Papa Francesco conclude assicurando che "tutto questo perché la giovane Ruth è determinata a essere fedele a un legame esposto a pregiudizi etnici e religiosi. Tutto questo perché l'anziana Naomi prende l'iniziativa di riaprire il futuro a Ruth, anziché limitarsi a godere del suo sostegno. Se i giovani si aprono alla gratitudine per ciò che hanno ricevuto e gli anziani prendono l'iniziativa di riaprire il loro futuro, nulla potrà fermare il fiorire della benedizione di Dio tra il popolo! Dio ci conceda di essere testimoni e mediatori di questa benedizione!".