L'origine dei ministeri laici
Papa Paolo VI ha istituito i cosiddetti "ministeri laici" con un motu proprio. Ministeria quaedam (1972). Così ha posto fine alla distinzione tra ordini minori (Ossario, Lettorato, Esorcismo e Accolitato) e ordini importanti (suddiaconato, diaconato e presbiterato) che esistevano da tempo nella Chiesa. In questo modo, cercò di adattarsi alle esigenze dei tempi, il che non significava rompere o superare la tradizione precendente, ma piuttosto rispondere alle sfide del tempo, pur rimanendo fedele al deposito rivelato. Secondo il motu proprio di Paolo VI, ripreso poi nel canone 230 § 1 del Codice di Diritto Canonico, tali ministeri erano riservati ai fedeli laici maschi.
Distinzione tra ministeri
Nella lettera di Papa Francesco al Card. Ladaria, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in occasione del motu proprio che stiamo commentando, si spiega che questi ministeri erano riservati solo agli uomini, poiché gli ordini minori costituivano un percorso che portava agli ordini maggiori, e poiché il sacramento dell'Ordine era riservato agli uomini, ciò valeva anche per gli ordini minori. Tuttavia, una distinzione più chiara tra ciò che oggi conosciamo come ministeri non ordinati (laici) e ministeri ordinati eliminerebbe la riserva dei primi solo agli uomini.
Espressione del sacerdozio comune
Ma non si tratta solo di una questione del tipo che abbiamo descritto sopra. si tratta dell'esercizio o dell'espressione del sacerdozio comune dei fedeli.. Quindi, un'applicazione corretta e sana della m.p. Spiritus Domini deve tenere conto di questo aspetto, cioè che I ministeri laicali nascono dalla condizione sacerdotale e regale di ogni fedele battezzato.mentre i ministeri ordinati corrispondono ad alcuni dei membri della Chiesa che hanno ricevuto la missione -attraverso un sacramento - di agire nella persona di Cristo Capo.
Si evita così una certa clericalizzazione dei fedeli laici, che si basa sull'idea che per essere nella Chiesa sia necessario esercitare un ministero o un incarico, quando "...".Il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico, pur essendo diversi nella sostanza e non solo nel grado, sono tuttavia ordinati l'uno all'altro, perché entrambi partecipano a loro modo all'unico sacerdozio di Cristo." (Lumen gentium, n. 10).
Uomini e donne, laici
Pertanto, con l'entrata in vigore del motu proprio Spiritus Domini, uomini e donne possono essere costituiti come lettori e accoliti.per esercitare questo servizio della Parola e dell'Altare rispettivamente. Tutto questo Essa comporta una stabilità di incarico, un riconoscimento pubblico e un mandato da parte del vescovo che i fedeli laici dovrebberosia che si tratti di un uomo o di una donna, esercita questo ministero al servizio della Chiesa. Per questo motivo, Papa Francesco, nella lettera citata, precisa ancora di più la norma sottolineando che spetta alle Conferenze episcopali stabilire criteri adeguati per il discernimento e la preparazione dei candidati al ministero del lettorato e dell'accolitato.come già previsto dal motu proprio Minsteria quaedamL'Unione Europea, previa approvazione della Santa Sede e in base alle esigenze di evangelizzazione nei suoi territori.