Mondo

Caritas Internationalis: Soluzioni sostenibili per porre fine alla fame nel mondo

In occasione della Giornata Mondiale della Fame 2023, che si celebra domenica 28 maggio, Caritas Internationalis invita la comunità internazionale a eliminare gli sprechi alimentari e ad attuare soluzioni sostenibili per porre fine alla fame nel mondo una volta per tutte.

Giovanni Tridente-29 maggio 2023-Tempo di lettura: 3 minuti
fame caritas

Foto: Una donna raccoglie grano in Somalia ©CNS photo/Claire Nevill, World Food Program handout via Reuters

Ci sono ancora molte popolazioni che devono affrontare la povertà e la carenza di cibo; milioni di persone che, a causa dei conflitti, delle conseguenze delle pandemie e dell'aumento del costo della vita, non possono accedere a un'alimentazione adeguata.

Il fascino di Caritas Internationalis si concentra ancora una volta sulla "promozione dell'agricoltura e della produzione alimentare sostenibili, sulla riduzione dei rifiuti alimentari e sul sostegno ai sistemi alimentari locali".

Misure che, oltre a combattere adeguatamente la fame, secondo l'organizzazione internazionale "contribuiranno a preservare il pianeta per le generazioni future". Ovviamente, ciò va di pari passo con la conservazione della natura, anche in termini globali.

Una richiesta espressa anche da Papa Francesco nel suo recente Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creatoche avrà luogo il 1° settembre.

Al fianco delle vittime dell'ingiustizia ambientale

Il Pontefice riflette in particolare sull'importanza di assicurare "giustizia e pace" a tutti i popoli del mondo.

Una delle condizioni per farlo è "stare dalla parte delle vittime dell'ingiustizia ambientale e climatica", ponendo fine a questa "guerra insensata contro il creato".

Per questo è necessario "trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre città".

Meno rifiuti e meno consumi inutili

In particolare, è necessario trasformare gli stili di vita in modo che ci siano "meno rifiuti e meno consumi dispendiosi, soprattutto quando i processi produttivi sono tossici e insostenibili". Questo è importante affinché "tutti possano stare meglio: i nostri simili, ovunque si trovino, e anche i figli dei nostri figli".

Sulle politiche pubbliche ed economiche "che governano le nostre società e plasmano la vita dei giovani di oggi e di domani", la denuncia del Papa è forte: spesso "favoriscono ricchezze scandalose per pochi e condizioni degradanti per molti".

Alziamo la voce

Di fronte a questa dinamica", scrive il Santo Padre, "alziamo la voce", perché saranno ancora una volta i poveri a subire "gli impatti peggiori". Papa Francesco lo aveva già spiegato nell'Enciclica Fratelli tutti, ritenendo ingiusto che solo i potenti e gli scienziati abbiano voce nel dibattito pubblico.

In questo senso, Caritas Internationalis -L'organizzazione cerca sempre di lavorare con le comunità locali "per implementare pratiche agricole sostenibili, costruire capacità di adattamento al cambiamento climatico e sostenere i leader mondiali e i responsabili delle decisioni per affrontare e rivedere le politiche che aggravano la fame nel mondo", si legge in una nota.

Questo è stato il caso, ad esempio, di alcuni paesi dell'Unione Europea. Africama anche in Pakistan, dove dal 2018 la Caritas promuove pratiche agricole sostenibili e attua programmi incentrati sulla resilienza delle piccole famiglie contadine e sul miglioramento della loro capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e ai disastri, mantenendo sani gli ecosistemi e il suolo.

In Somalia, da parte sua, sono state finanziate iniziative di lunga data per aiutare le vittime della siccità, nonché attività educative per i giovani e gli emarginati.

In occasione della Conferenza sul cambiamento climatico di Bonn, che si terrà dal 5 al 15 giugno, Caritas organizzerà anche un evento sulle possibilità di "lavorare insieme sull'agricoltura e sui sistemi alimentari" tra leader religiosi e locali, con la partecipazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), del Fondo verde per il clima (GCF), dei negoziatori del Gruppo africano e dell'Unione europea (UE). 

Accesso globale ai beni della natura

Per quanto riguarda i leader mondiali che si riuniranno nuovamente per il vertice COP28, questa volta a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre, l'appello del Papa nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale del Creato mira a realizzare una "transizione rapida ed equa" per porre fine in tempi brevi allo sfruttamento dei combustibili fossili, contenere i rischi del cambiamento climatico e salvaguardare l'accesso globale e sicuro ai beni della natura.

Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.