Questa settimana ricorre la campagna di beneficenza della Caritas in Spagna, che quest'anno avrà come slogan "Hai molto da vedere. Noi siamo opportunità. Noi siamo speranza".
Secondo un comunicato della Caritas, il messaggio che vuole trasmettere è "lasciarsi 'guardare e toccare dalla tenerezza di Dio' per realizzare 'il miracolo di diffondere vita e opportunità'. Con questo appello, la Caritas propone di partecipare alla vita sociale per aprire la mente, ricentrare lo sguardo e vedere insieme quell'altra realtà del mondo di cui facciamo parte: quella di tante persone che non possono accedere agli stessi diritti, di coloro che sono socialmente svantaggiati e che vivono nella tristezza, nella solitudine e nella povertà".
Dati della campagna
Quest'anno, Caritas ha voluto evidenziare alcuni dati concreti sui bisogni di tante persone in Spagna:
-1 persona su 4 in Spagna si trova in una situazione di esclusione: circa 11 milioni di persone.
-17% della popolazione spende troppo per l'alloggio.
-1 persona su 3 soffre degli effetti del divario digitale.
-1 persona su 3 in Spagna non ha un reddito sufficiente per vivere dignitosamente. Di questi, 46% tagliano sul cibo, 63% sulle forniture e 56% su Internet e telefono. Il 7% della popolazione spagnola non ha alcun reddito.
Giornata della carità
La Caritas sottolinea nella sua guida alla campagna che "celebrare il Giornata della carità è partecipare al banchetto del Regno, fare comunione con i valori di Gesù e il suo stile di vita, diventare pane e vino con Lui per dare la vita in abbondanza, donarla per amore, e diventare vicini, fratelli e sorelle, soprattutto con coloro che soffrono di più".
Eva San Martín, coordinatrice della campagna Caritas, ha sottolineato che "vogliamo incoraggiare e risvegliare la solidarietà e la compassione che vive in ogni persona, in modo da coinvolgerci e impegnarci in uno stile di vita che trasformi il nostro modello di convivenza, rendendolo più giusto, solidale e fraterno".
Messaggio dei vescovi
I vescovi della Sottocommissione episcopale per la carità e l'azione sociale hanno sottolineato nel loro messaggio per la Giornata della carità che questa campagna è un "invito a tutti i cristiani, e in modo particolare a coloro che lavorano nell'azione caritativa e sociale, ad aprire gli occhi sulla sofferenza dei nostri fratelli e sorelle più poveri, ad ascoltare le loro grida e a lasciarsi toccare il cuore per essere un'opportunità e una speranza per tutti loro".
Hanno anche commentato che "stiamo vivendo in tempi di crisi accumulate. Dopo la pandemia causata dalla Covid-19, sono arrivati la guerra in Ucraina, l'aumento della mobilità umana, l'evoluzione dei costi energetici e l'inflazione... Questa situazione, sia a livello locale che globale, ha aumentato la povertà e la disuguaglianza e ha alimentato la disperazione". La situazione è anche influenzata da "una società fortemente ideologizzata, che porta alla polarizzazione e alle tensioni nei campi dell'economia, della politica, della cultura e persino della religione".
I vescovi hanno sottolineato l'importanza dell'Eucaristia come risposta a tutti questi mali: "L'Eucaristia, sacramento dell'incontro, ci abilita a nuovi tipi di relazioni sociali e ci apre al dialogo inclusivo".
Facendo riferimento allo slogan della campagna, nel loro messaggio hanno anche sottolineato che "fare beneficenza significa avere il coraggio di guardare le persone negli occhi. Da questo punto di vista, siamo convinti che voi abbiate molto a che fare con le opportunità che gli altri possono avere. Quello che fate, come vi ponete nel mondo e di fronte agli altri, può aprire porte, dare vita, alleviare la solitudine, curare l'anima".
In questo modo si possono "aprire strade di speranza".
La Settimana della carità si concluderà con la celebrazione del Corpus Domini, domenica 11 giugno.