Vaticano

Il magistero di Albino Luciani (Beato Giovanni Paolo I) attraverso la sua biblioteca

La biblioteca personale appartenuta al Beato Giovanni Paolo I (1912-1978), al secolo Albino Luciani, pontefice per 33 giorni tra l’agosto e il settembre del 1978, ricostruita e valorizzata per approfondire il suo magistero.

Giovanni Tridente-14 novembre 2023-Tempo di lettura: 2 minuti

Giovanni Paolo I ©OSV/L'Osservatore Romano

La biblioteca personale appartenuta al Beato Giovanni Paolo I (1912-1978), al secolo Albino Luciani, pontefice per 33 giorni tra l'agosto e il settembre del 1978, è stato ricostruito e valorizzato per approfondire il suo magistero, prima come Papa, come pastore diocesano a Vittorio Veneto e poi Patriarca a Venezia.

La Fondazione vaticana che porta il suo nome, presieduta dal Cardinale Segretario di Stato Piero Parolin, con la vicepresidenza affidata alla giornalista Stefania Falasca – istituita da Papa Francesco nel febbraio 2020 – organizza infatti per il prossimo 24 novembre, presso la Pontificia Università Gregoriana, il Convegno "Il Magistero di Giovanni Paolo I alla luce della sua biblioteca".

Dimensione letteraria

L'iniziativa è stata anche l'occasione per presentare l'edizione critica del famoso sillogismo di quaranta lettere immaginarie che Albino Luciani scrisse nel 1976 con il titolo "...".Eccellenze" a cura della stessa vicepresidente Falasca, che commenta: "Emblematica della vasta formazione di Albino Luciani e dello stretto legame tra le carte e i libri della sua biblioteca, l'opera ci porta anche a riflettere sulla sua particolare familiarità con la dimensione letteraria come canone connotativo che caratterizza tutta la sua produzione orale e scritta".

Officina di lavoro

La ricca biblioteca dell’ultimo pontefice italiano veniva vissuta da quest’ultimo “come officina di lavoro”, spiegano dalla Fondazione vaticana. Originariamente costituita da circa cinquemila volumi, “ha attraversato tutte le sedi nella quali egli ha esercitato il suo ministero”. Un vero è proprio “corpus in unica collocazione e funzione” insieme alle carte private, che giunsero in Vaticano all’indomani della sua elezione.

Dopo la sua morte la biblioteca è stata però in parte dispersa e il materiale più consistente è stato oggi rinvenuto presso la Biblioteca Diocesana “Benedetto XVI” di Venezia.

L’evento alla Gregoriana

L’evento alla Gregoriana si aprirà con i saluti del Cardinale Segretario di Stato Parolin e del Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, il Cardinale José Tolentino de Mendonça. Dopo la proiezione di un video sulla “biblioteca ritrovata”, il direttore della Biblioteca diocesana del Patriarcato di Venezia, Diego Sartorelli, presenterà il lavoro di catalogazione compiuto sui libri appartenuti ad Albino Luciani. Le successive riflessioni riguarderanno la formazione teologica e spirituale del pontefice italiano (Mauro Velati) e la narratività pastorale dei suoi scritti (Gilberto Marengo).

La seconda parte della giornata sarà dedicata alla presentazione dell’edizione critica di Illustrissimi, con gli interventi della curatrice Stefania Falasca e della docente universitaria Cristiana Lardo.

La giornata si concluderà con l’intervento di un altro docente universitario (Tor Vergata), Simone Martuscelli, che rifletterà su come la letteratura sia stata utile al “servizio della predicazione” di Albino Luciani, rintracciando una sorta di “strategia linguistica” che avrebbe poi caratterizzato tutto il suo magistero.

L'autoreGiovanni Tridente

Per saperne di più
Newsletter La Brújula Lasciateci la vostra e-mail e riceverete ogni settimana le ultime notizie curate con un punto di vista cattolico.
Banner pubblicitari
Banner pubblicitari