La commemorazione della Giornata dell'Africa, che si celebra il 25 maggio, è servita alla delegazione spagnola di Aiuto alla Chiesa che Soffre per presentare la campagna "L'Africa fa male", con la quale intende raccogliere un totale di otto milioni di euro per sviluppare i progetti che la Fondazione attualmente sostiene nel continente africano, incentrati sull'accompagnamento delle vittime e dei religiosi e sacerdoti che le sostengono, sulla promozione del dialogo interreligioso e sulla ricostruzione degli edifici ecclesiastici devastati dal terrorismo.
Durante la presentazione di questo progetto, Javier Menéndez Ros, direttore di ACN Spagna, ha sottolineato come il continente africano "soffre, come pochi altri, di povertà, distribuzione iniqua delle risorse, difficile accesso alle cure sanitarie, corruzione del potere politico, emigrazione brutale e, negli ultimi mesi, Covid. A questo si aggiunge l'avanzata del jihadismo".
Uno sviluppo che, come il Rapporto sulla libertà di religione nel mondoIl rapporto lascia una mappa preoccupante del continente africano. La libertà religiosa è violata in 42% dei Paesi africani, e in 12 di essi questa violazione diventa persecuzione estrema. Tra i Paesi più pericolosi spicca la Nigeria, colpita dalle azioni del gruppo Boko Haram.
Progetti in 4 paesi
ACN gestisce progetti in 4 Paesi africani che soffrono di questa persecuzione: Mozambico, Nigeria, Repubblica Centrafricana e Burkina Faso. In questi luoghi, i cristiani sono chiaramente presi di mira dagli estremisti, infatti l'Africa detiene il triste primato del numero di sacerdoti, religiosi e laici impegnati uccisi negli ultimi anni. La situazione ha portato più di 6 milioni di persone a fuggire e a perdere assolutamente tutto per salvare la propria vita, molti di loro hanno bisogno di sostegno psicologico ma anche di cibo e beni di prima necessità e non pochi si rivolgono alla Chiesa per chiedere aiuto.
La campagna può essere sostenuta da attraverso il sito web di ACN Spagna