Gli abusi rappresentano “un’ingiustizia che colpisce tutti, disabili e non”. Lo ha detto il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, aprendo i lavori della quarta Conferenza Internazionale sul Safeguarding organizzata presso la Pontificia Università Gregoriana dal suo Istituto di Antropologia, fondato nel 2012 come iniziale Centro per la Protezione dei Minori. Nel 2021 l’organismo, di cui è direttore il gesuita Hans Zollner, ha ampliato la sua missione per includere anche le persone vulnerabili di tutte le età.
Non a caso, la Conferenza di quest’anno è dedicata al tema “Safeguarding-tutela e disabilità”, una preoccupazione centrale anche nel magistero di Papa Francesco e della Chiesa in generale. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il 16% della popolazione mondiale vive con una disabilità significativa, come risultante dell’interazione tra condizioni di salute, ambientali e personali, si legge in un comunicato degli organizzatori.
“Negli ultimi anni la comunità internazionale ha compiuto progressi rilevanti nel riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità, ma purtroppo ciò non è ancora avvenuto a livello mondiale”, ha spiegato Parolin. Qualora ciò avvenisse, potrà “fiorire una società più giusta e solidale, dove l’appartenenza non è uno slogan da usare in discorsi politicamente corretti, ma una pratica”.
Abbiamo l’occasione – ha aggiunto il Cardinale Segretario di Stato nel suo intervento – “di superare diverse barriere riunendo e discutendo le modalità” per combattere qualunque tipo di abuso e in qualunque circostanza.
La Conferenza
La Conferenza, che si svolge fino 21 giugno, prevede diverse sessioni dinamiche. Tra queste, la partecipazione del Deaf Catholic Youth Initiative for the Americas (DCYIA), un’organizzazione non-profit che sostiene le necessità pastorali, culturali e linguistiche dei giovani sordi nelle Americhe. Tre interpreti della lingua dei segni americana tradurranno le presentazioni per il pubblico e assisteranno i partecipanti sordi. Il loro intervento, intitolato “Sordi e abusati… la comunità dimenticata,” affronterà le sfide che queste vittime spesso subiscono.
Altre tre sessioni si concentreranno sull’approccio culturale alla disabilità in diversi contesti geografici e sociali, sull’accettazione e partecipazione delle persone con disabilità nella vita della Chiesa e sulle difficoltà incontrate dalle persone con disabilità nel riconoscere e denunciare possibili abusi.
L’attenzione di Papa Francesco
Dall'inizio del pontificato, Papa Francesco ha dedicato una particolare attenzione alla questione degli abusi. Negli ultimi dieci anni, ha aggiornato sia le norme canoniche che le leggi dello Stato della Città del Vaticano che regolano gli abusi sessuali commessi da chierici, estendendole anche ai laici. Ha inoltre stabilito misure per indagare e punire non solo coloro che compiono abusi, ma anche quanti li coprono con dolo o indifferenza.
In linea con le preoccupazioni del Pontefice, la Conferenza vuole anche fornire una piattaforma per apprendere sempre di più su questa tematica, per la creazione di reti e la condivisione delle migliori pratiche nell’ambito della cura, della prevenzione e dell’accompagnamento di bambini e adulti in situazioni di violenza o abuso.
Prerogative che sono fatte proprie dallo stesso Istituto di Antropologia, volte a promuovere la dignità e la cura attraverso la formazione, la ricerca e l’educazione interdisciplinare, approcci ispirati ai principi cristiani e sensibili alle diversità culturali.