Testo: José Miguel Pero-Sanz, direttore di Palabra dal 1969 al 2009
Il direttore della rivista che fino ad oggi si chiamava "Palabra" e che ho avuto l'onore di dirigere per 40 anni (dal 1969 al 2009), mi chiede un articolo non molto lungo. Lo ringrazio.
Quando ho ricevuto questo piccolo incarico, mi sono ricordata di come, quando chiesi allo scrittore José María Pemán di scrivere un articolo per Palabra, le sue figlie mi avvertirono che avrebbe dovuto essere "breve".perché suo padre non era all'altezza di fare molto.
Visione del futuro
Chi conosce la rivista Palabra fin dai suoi esordi sa che, fin dalla sua nascita, questa rivista ha sempre guardato al futuro. La rivista Palabra è nata 55 anni fa con l'idea di accompagnare la vita dei cattolici e di essere un punto di riferimento nel panorama dell'informazione religiosa. Accompagnare una vita significa quindi svilupparsi, cambiare, affrontare nuove sfide, pur mantenendo l'essenza intoccabile che le dà senso.
Il progresso di cui parlo ha accompagnato la traiettoria della rivista Palabra in tutti i sensi, dalla collocazione fisica della sua redazione nelle vie Hermosilla, Alcalá, Cedaceros, General Porlier e Arturo Soria (mi sembra di ricordare che sia stata anche, per alcuni mesi, sulla Gran Vía) a quello che potremmo definire il suo sviluppo "interno".
Più sostanziale è stata l'evoluzione che lo ha portato a diventare una rivista "per il clero di Spagna e America Latina". al punto da rivolgersi a un pubblico ampio, di un certo livello culturale, desideroso di una seria informazione e documentazione cattolica. Entrambe le caratteristiche di questa pubblicazione, che ha vissuto momenti chiave della vita sociale ed ecclesiastica durante il suo oltre mezzo secolo di vita.
La rivista ha subito cambiamenti anche in termini di proprietà: ha avuto numerosi proprietari: una persona fisica, una società a responsabilità limitata o una casa editrice, fino alla Fundación Centro Académico Romano. Questi cambiamenti, tuttavia, non hanno mai alterato il cuore e la linea editoriale di questa pubblicazione.
Cosa significa tutto questo? Che "Omnes è un essere vivente, con un ricco passato, un presente dignitoso e, soprattutto, un futuro affascinante.
La sua vita è sempre stata orientata al futuro e sono felice di assistere alla sua vita in questa nuova fase.