Voglio raccontarvi una storia. La storia di un viaggio alla ricerca della luce, quella luce che calma il cuore inquieto e che per secoli ha guidato mistici e saggi. Un viaggio iniziato con una scintilla di curiosità e terminato con una scoperta che ha cambiato tutto. Un percorso di trasformazione spirituale, in cui il sufismo mi ha rivelato il suo profondo legame con il cristianesimo.
Fin dall'infanzia, il sufismo ha fatto parte della mia vita. Questa corrente mistica dell'Islam, basata sull'amore e sulla ricerca dell'unione con Dio, mi è sempre sembrata diversa dall'Islam ortodosso. Il suo spirito di abbandono, il suo costante desiderio di verità e la sua insistenza sull'annullamento dell'ego mi ricordavano profondamente la vita di Cristo e i suoi insegnamenti.
Non è un caso che molti storici facciano risalire le radici del sufismo alle prime comunità cristiane in Siria e in Egitto, e persino agli Esseni. La parola "sufi" condivide la stessa radice di "sophia", saggezza, un termine che risuona nella tradizione cristiana primitiva. E non è solo nell'etimologia che troviamo questa relazione, ma anche nel modo in cui i sufi cercano la verità: attraverso l'amore, il distacco e la contemplazione della divinità.
Il Il sufismo insegna che la via verso Dio è l'amore assoluto e l'annientamento di sé per rinascere in Lui. Questo concetto trova un parallelo nell'idea cristiana di "morire a se stessi" per vivere in Cristo. Poeti sufi come Rumi e Attar hanno descritto questo processo come un viaggio attraverso diversi stadi di purificazione, simile alle esperienze di mistici cristiani come San Giovanni della Croce o Santa Teresa d'Avila.
Il grande poeta sufi Farid al-Din Attar parlava delle "Sette città dell'amore", un percorso spirituale che inizia con la ricerca e culmina con l'annientamento del sé. Ogni tappa, dal desiderio di Dio alla povertà e alla rinuncia, risuona con il cammino spirituale dei santi cristiani.
Le fasi
- "Talab" - Desiderare, cercare: l'inizio del sentiero, dove il ricercatore trascende i desideri mondani e inizia la sua ricerca della verità.
- "Eshgh" - Amore: lo stadio più grande e temibile, dove l'amore per Dio consuma il cercatore e lo trasforma.
- "Ma'arefat" - Conoscenza: la conoscenza di Dio e della verità, che conduce il ricercatore lontano dall'immoralità e verso la contemplazione divina.
- "Bi Niazi" - Non avere bisogno: La rinuncia ai desideri mondani senza aspettarsi una ricompensa, cercando solo la vicinanza di Dio.
- "Tawhid" - Unicità: la comprensione profonda dell'unicità di Dio e l'abbandono totale a Lui.
- "Heirat" - Sorpresa: uno stato di stupore e contemplazione in cui il ricercatore si trova di fronte alla grandezza divina.
- "Faghr e Fana" - Necessità e Annientamento: Il culmine del viaggio, in cui il ricercatore rinuncia completamente a se stesso e si fonde nell'amore di Dio.
Nella mia ricerca, c'è stato un momento in cui ho sentito che mancava qualcosa. Sapevo che il sufismo mi avvicinava alla verità, ma rimaneva una domanda: dove trovare la fonte ultima di quell'Amore che trasforma tutto? Come per destino, i miei studi mi portarono a Gesù di Nazareth e lì trovai la risposta. Il sufismo aveva preparato il mio cuore, ma in Cristo ho trovato la pienezza di quell'amore che stavo cercando.
Le dimissioni di Benedetto XVI sono state l'espressione di un atto di profonda umiltà, dimostrando che, nonostante la sua immensa autorità su milioni di persone, il suo impegno più grande era l'esempio di Gesù. In un mondo in cui pochi sono disposti a cedere il potere, lui, rivestito della massima autorità spirituale come Papa, ha deciso di farsi da parte. Questo gesto mi ha portato a una profonda riflessione: ho capito che il mio amore per lui doveva tradursi in azione e impegno. Fu allora che ebbi una chiarezza assoluta: dovevo essere battezzato nel suo nome e diventare figlio di Dio, accogliendo il dono del suo sacrificio con gratitudine e fede.
Il sufismo, con la sua instancabile ricerca di Dio attraverso l'amore, è l'espressione dell'Islam che più si avvicina al cuore del cristianesimo. E nel mio caso, è stato il ponte che mi ha condotto a Lui.