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L'Ordine della Visitazione di Maria Santissima: lo spirito di San Francesco di Sales oggi

Nel contesto dell'Anno Giubilare in occasione del IV Centenario della morte di San Francesco di Sales che abbiamo vissuto nel 2022, è bene dare uno sguardo a una delle opere più importanti della sua vita, quella in cui riponeva le sue più ardenti speranze: la fondazione dell'Ordine della Visitazione.

Comunità del Monastero della Visitazione di Siviglia-24 gennaio 2023-Tempo di lettura: 5 minuti
San Francesco di Sales

Foto: San Francesco di Sales. Francisco Bayeu ©Museo del Prado

Chiunque voglia saperne di più su San Francesco di SalesLa "piccola Congregazione" potrà vederlo riflesso nella sua "piccola Congregazione", approfondire i suoi pensieri, intuire i suoi sentimenti e possedere nella loro integrità la rivelazione della sua anima e del suo cuore.

La Visitazione fu, negli ultimi 15 anni della sua vita, la sua opera per eccellenza, frutto delle sue profonde meditazioni e della sua cura paterna.

La Provvidenza di Dio ha voluto che dall'incontro di due grandi santi, San Francesco di Sales e Santa Giovanna Francesca Fremiot de Chantal, nascesse nella sua Chiesa un nuovo carisma, un nuovo Ordine religioso destinato a onorare le due virtù più amate dal Sacro Cuore del Verbo Incarnato: la mitezza e l'umiltà.

È difficile sintetizzare in poche righe la spiritualità del San Francesco di SalesÈ una spiritualità che ha trasmesso alle sue figlie della Visitazione e dalla quale molte altre congregazioni religiose della Chiesa e innumerevoli laici si sono arricchiti nel corso della storia.

Si potrebbe dire che la vita dei santi non finisce mai: i loro corpi muoiono, sì, le loro anime vivono in cielo intercedendo per noi pellegrini sulla terra; ma le loro opere rimangono, e il loro spirito vive nella Chiesa di oggi.

Per questo motivo, l'Ordine della Visitazione, che oggi conta più di 150 monasteri in tutto il mondo, continua a diffondere il carisma ricevuto come dono dello Spirito Santo per tutta la Chiesa e tramandato dai fondatori.

Le origini dell'Ordine di visita

Ma come è nata la Visitazione? Il santo fondatore affermava senza esitazione: "la nostra piccola Congregazione è opera del Cuore di Gesù e di Maria, il Salvatore che, morendo, ci ha fatto nascere attraverso l'apertura del suo Sacro Cuore".

Il carisma dell'Ordine è nato dal Cuore di Gesù. I due santi fondatori vi si sono abbeverati ed è ancora oggi la fonte del carisma dell'Ordine. visitandinas in tutto il mondo. Infatti, questa devozione al Sacro Cuore di Gesù, voluta e desiderata dai Fondatori, è stata provvidenzialmente preparata dalla volontà del Signore.

Qualche decennio dopo la morte dei fondatori, a Paray-le-monial, un'umile figlia di San Francesco di Sales ricevette le Rivelazioni del Sacro Cuore di Gesù in persona, incaricandolo di farle conoscere e diffonderle in tutta la Chiesa.

Il Signore ha scelto Santa Margherita Maria Alacoque come confidente speciale di questo mistero del suo cuore e, in lei, ha dato a tutto l'Ordine della Visitazione una missione speciale, quella di portare il Sacro Cuore a tutti gli uomini.

Allo stesso modo, il Santo volle che la nuova congregazione da lui fondata portasse il titolo di "Visitazione di Santa Maria", per una devozione e un amore del tutto particolari verso la Madre di Dio, trovando in questo Mistero "mille particolari che gli davano una luce speciale sullo spirito che voleva instaurare nel suo Istituto".

Il santo Dottore dell'Amore di Dio, nel corso della sua vita pastorale e soprattutto del suo immenso lavoro di direttore d'anime, aveva incontrato lungo il cammino molte persone che desideravano consacrarsi interamente a Dio nella vita religiosa, ma che non potevano farlo per mancanza di salute.

Infatti, gli ordini religiosi esistenti all'epoca richiedevano una costituzione fisica forte, in grado di sopportare grandi digiuni e penitenze esterne, come stabilito dalle regole.

L'ammirevole intuizione del santo gli fece comprendere la necessità di un nuovo percorso di santificazione nella Chiesa, che aprisse le porte alle persone in cattiva salute fisica, agli anziani o a coloro che semplicemente non erano attratti dalla pratica di grandi austerità esterne.

Tuttavia, queste austerità esteriori dovrebbero essere sostituite da una rinuncia interiore e da una grande semplicità e gioia nella vita comune.

L'asse e il fondamento dell'edificio spirituale voluto da San Francesco di Sales per la Visitazione non poteva essere altro che il puro Amore di Dio.

Nel maggio 1610, pochi giorni prima dell'inizio della Fondazione, egli stesso scrisse alla santa fondatrice: "Oh, figlia mia, quanto desidero il giorno in cui, morti a noi stessi, vivremo solo per Dio, e la nostra vita sarà nascosta con Gesù Cristo in Dio! Oh, quando non saremo più noi a vivere, ma Gesù Cristo in noi?

Queste poche righe riassumono i desideri dei due santi quando arrivò la data fissata per la fondazione: il 6 giugno 1610, solennità della Santissima Trinità.

Qualche tempo dopo, al Santo fu chiesto perché stesse fondando un nuovo Ordine, se ce n'erano già tanti nella Chiesa, ed egli rispose: "È per dare a Dio figlie della preghiera e anime così interiori che possano essere trovate degne di servire la Sua Divina Maestà e di adorarlo in spirito e verità". Lasciando ai grandi Ordini già costituiti nella Chiesa il compito di onorare Nostro Signore con esercizi eccellenti e virtù brillanti, voglio che le mie figlie non abbiano altra pretesa che quella di glorificarlo con la loro umile vita".  

Da parte sua, Santa Giovanna Francesca spiegò alle sue figlie, anni dopo: "C'è un martirio, quello dell'Amore, con il quale Dio, sostenendo la vita dei suoi servi e delle sue ancelle, affinché lavorino per la sua gloria, li rende allo stesso tempo martiri e confessori. So che questo è il martirio a cui sono destinate le Figlie della Visitazione e che Dio darà a coloro che avranno la fortuna di desiderarlo... Date a Dio il vostro consenso e lo sperimenterete. Consiste nell'Amore di Dio che trafigge, come una spada, le parti più intime e segrete della nostra anima e ci separa da noi stessi".

E San Francesco di Sales parlò così alle prime Visitandine: "Perché pensate, figlie mie, che Dio vi abbia messo al mondo... se non perché siate per la sua Divina Maestà, schiere di olocausti e vittime da consumare ogni giorno nel suo Divino Amore?

Così, con l'Amore di Dio come fondamento, lo "spirito particolare della Visitazione non è altro che uno spirito di profonda umiltà verso Dio e di grande mitezza verso il prossimo". Un breve aneddoto della vita del santo lo chiarisce.

Pochi giorni prima della sua morte, mentre si trovava in salotto con le figlie, gli fu consegnato un foglio di carta in cui gli si chiedeva di scrivere le cose che riteneva più importanti per poterle conservare in un luogo speciale. Il santo Fondatore prese la penna e scrisse lentamente una sola parola: umiltà.

Insieme a questa umiltà e dolcezza, un'altra virtù propria dello spirito del Visitatore è la semplicità di cuore. Il Santo diceva: "La semplicità non è altro che un atto di carità pura e semplice, che ha un solo scopo: acquisire l'amore di Dio. E la nostra anima è semplice quando questo è tutto ciò a cui miriamo in ciò che facciamo o desideriamo".

San Francesco di Sales rifuggiva da tutto ciò che era complicato, elaborato, superfluo e sovraccarico; la semplicità del Vangelo era il suo stile di vita abituale. Una semplicità di cuore che emanava da un profondo distacco da tutto ciò che non era Dio e dal servizio ai fratelli.

Per questo, soprattutto alla fine della sua vita, aveva costantemente sulle labbra queste parole che sono diventate famose per la loro semplicità, ma anche per la profondità che contengono: "Non chiedere nulla, non rifiutare nulla". "Ricevi ciò che ti viene dato e non chiedere ciò che non vogliono darti. In questa pratica troverete la pace per le vostre anime. Sì, care sorelle, mantenete i vostri cuori in questa santa indifferenza per ricevere ciò che vi viene dato e non desiderare ciò che non vi verrà dato. In una parola: non desiderate nulla; mettetevi e mettete tutte le vostre preoccupazioni pienamente e perfettamente nelle mani della Divina Provvidenza".

Abbiamo voluto dare una breve traccia di questa ricca spiritualità della Visitazione che San Francesco di Sales ha lasciato in eredità non solo alle sue figlie, ma a tutti i cristiani che desiderano seguire i suoi insegnamenti e vivere questo spirito, che è accessibile a chiunque, qualunque sia la sua vocazione personale.

Più di 400 anni fa è spuntato un nuovo ramo sull'albero della Chiesa, un ramo che continua a dare frutti.

In quanto Ordine religioso di vita contemplativa, questi frutti sono per lo più nascosti agli occhi degli uomini.

Una vita nascosta nel silenzio di un chiostro può sembrare sterile per gli standard umani, ma la visione soprannaturale ci permette di vedere in questa dedizione silenziosa la sapienza della grazia che si diffonde attraverso la preghiera in tutti gli angoli della Chiesa e del mondo.

Questa è la testimonianza nascosta di ogni Sorella della Visitazione, di coloro che furono contemporanei dei santi fondatori e anche di coloro che nel XXI secolo desiderano seguire fedelmente il loro spirito.

L'autoreComunità del Monastero della Visitazione di Siviglia

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