Evangelizzazione

San Dionigi di Corinto, Santa Giulia Billiart e i martiri di Antiochia

L'8 aprile la Chiesa celebra il vescovo della fine del II secolo San Dionigi di Corinto (Grecia), persona di grande zelo apostolico. Si festeggiano anche la santa francese Giulia Billiart, il profeta Sant'Aphrem e quattro martiri di Antiochia (all'epoca Siria, oggi Turchia), oltre ad altri santi e beati.  

Francisco Otamendi-8 aprile 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
San Dionigi di Corinto.

San Dionigi di Corinto (Creative commons / Wikimedia commons).

Martedì 8, la liturgia prevede la celebrazione di San Dionigi di Corinto, che esercitò un profondo apostolato, anche epistolare, nel II secolo; della monaca Santa Giulia Billiart, perseguitata nella Rivoluzione francese per aver ospitato sacerdoti cattolici; di San Giusto e di quattro santi martiri di Antiochia; e del Beato polacco Augusto Czartoryski, che rinunciò ad essere un principe per unirsi ai Salesiani.

Il vescovo di Corinto, San Dionigi, appartiene al gruppo dei prime generazioni dei cristiani. San Paolo aveva fondato la comunità cristiana a Corinto nell'anno 50, visse nella città istmica per un anno e mezzo, e scrisse loro almeno due del loro lettereIl Nuovo Testamento. 

In questo apostolato epistolare san Dionigi imitava San Paolo e scrisse, secondo lo storico Eusebio di Cesarea, sette lettere alle chiese di Lacedemonia, Atene, Cnosso, Nicomedia, Gortina, Amastris e Roma. In quest'ultima, durante il pontificato di Papa Soterio, elogia la carità dei romani verso i poveri e mostra la sua venerazione per i vicari di Cristo. Il santo si occupò degli errori filosofici del paganesimo, origine delle eresie, ha difeso la fede e morì nel 180.

Santa Giulia Billiart, perseguitata

Nata a Cuvilly (Francia) nel 1751, Santa Giulia Billiart era paralizzata a entrambe le gambe a causa di una malattia. Fu miracolosamente guarita da questa malattia all'età di 50 anni, secondo quanto riportato dalla Elenco Francescano. Era una donna pia. Perseguitata durante la Rivoluzione francese per aver ospitato sacerdoti cattolici, dovette andare in esilio. Iniziò a vivere in comune con alcune compagne e da qui nacque la Congregazione delle Suore di Notre Dame de Namur per l'educazione cristiana delle ragazze. Morì nel 1816 e fu canonizzata da San Paolo VI.

Altri santi dell'8 aprile sono i martiri antiocheni Timoteo, Diogene, Macario e Massimo. San Giusto, profeta citato negli Atti degli Apostoli: "In quei giorni i profeti scendevano da Gerusalemme ad Antiochia. Uno di loro, di nome Finchus, mosso dallo Spirito, si alzò e profetizzò..." (At 11,27-28). Anche i beati spagnoli Julián de San Agustín, originario di Medinaceli (Soria), che abbracciò la vita francescana, e Domingo del Santísimo Sacramento Iturralde (Dima, Vizcaya), che nel 1918 professò nell'Ordine della Santissima Trinità.

L'autoreFrancisco Otamendi

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