L'ultimo articolo di auguri sul santo di Papa Francesco, San Giorgio martire, che la liturgia celebra il 23 aprile, fornisce informazioni eccellenti. È stato pubblicato proprio in questo giorno del 2024, un anno fa, su Notizie dal Vaticano. L'autore sostiene che la devozione a San Giorgio è molto popolare in tutta la Palestina e in Israele.
Il nome "Giorgio" è il più comune tra i cristiani in Terra Santa. C'è una chiesa greco-ortodossa costruita sulle rovine della casa e della tomba di San Giorgio in quella che era conosciuta come Lydda, tra Gerusalemme e Tel Aviv. Una visita a Lod è un'occasione per pregare per Papa Francesco nel giorno del suo santo.
Congratulazioni dagli ortodossi, dalla Custodia e dal Patriarcato
Secondo la tradizione, San Giorgio nacque in Cappadocia (Anatolia centrale, oggi Turchia), la patria di suo padre, intorno al 280. Sua madre, Polikronia, era originaria di Lydda e la famiglia visse qui nella tradizione cristiana. Le informazioni sulla vita di San Giorgio, vissuto qualche decennio prima di Costantino, sono piuttosto incerte. Ma nella cripta della chiesa si trova il sarcofago contenente il suo corpo, aperto per l'ultima volta due secoli fa.
L'ospitale Archimandrita Markellos, di origine greca e già monaco negli Stati Uniti, è il parroco della piccola comunità ortodossa composta principalmente da immigrati. Si è detto "molto felice, insieme ai miei fratelli latini della Custodia, del Patriarcato e della Nunziatura, venuti oggi da Gerusalemme, di poter dire dalla casa di San Giorgio: Congratulazioni Papa Francesco!
San Giorgio, martirizzato per la sua fede in Cristo
La figura di San Giorgio è oggetto di racconti fantasiosi, secondo gli specialisti. Quel che è certo è che si unì all'esercito di Diocleziano in Palestina. Nel 303, quando l'imperatore emanò l'editto di persecuzione contro i cristiani, Giorgio donò tutti i suoi beni ai poveri e, davanti a Diocleziano stesso, stracciò il documento e professò la sua fede in Cristo. Per questa azione subì terribili torture e fu decapitato.
Nel corso degli anni, la figura di San Giorgio Martire sembra essersi trasformata in un cavaliere che affronta il drago, simbolo di fede che trionfa sul maligno. Riccardo Cuor di Leone lo invocava come protettore di tutti i combattenti. Con i Normanni, il suo culto si radicò saldamente nella Inghilterra dove nel 1348 il re Edoardo III istituì l'Ordine dei Cavalieri di San Giorgio. È anche il santo patrono di altri paesiSlavi e latinoamericani, ad esempio. In Spagna, è particolarmente amato in Aragona, Catalogna (Sant Jordi) e Cáceres, in particolare.
Lotta contro il male, il diavolo
L'11 aprile 2014, il Santo Padre Francesco ha spiegato che oltre a il diavolo "ha tentato Gesù tante volte, e Gesù ha sentito le tentazioni nella sua vita", così anche gli uomini sono tentati.
"Anche noi siamo sotto l'attacco del diavolo", ha sottolineato il Papa, "perché lo spirito del male non vuole la nostra santità, non vuole la testimonianza cristiana, non vuole che siamo discepoli di Gesù" (Omelia, Santa Messa, Casa Santa Marta). Il Papa ha parlato del diavolo in numerose occasioni, ad esempio all'Angelus del 28 gennaio 2024: "Nessun dialogo con il diavolo", ha ricordato.