Evangelizzazione

San Cirillo di Gerusalemme, vescovo e dottore della Chiesa

Il 18 marzo la liturgia celebra San Cirillo di Gerusalemme, vescovo e dottore della Chiesa dell'inizio del IV secolo. I suoi scritti sono stati citati nelle costituzioni del Concilio Vaticano II, come Lumen Gentium e Dei Verbum. La necessità di una formazione dottrinale guidò il suo lavoro pastorale.  

Francisco Otamendi-18 marzo 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
Il Concilio Vaticano II si affidò a San Cirillo di Gerusalemme. Nella foto, San Giovanni XXIII al Concilio.

Papa San Giovanni XXIII durante il Concilio Vaticano II (1962-1965) (Lothar Wolleh, Wikimedia commons).

Il 18 marzo la Chiesa celebra il vescovo San Cirillo di Gerusalemme (IV secolo), dottore della Chiesa. I suoi scritti sono stati citati in due costituzioni dogmatiche della Chiesa. Concilio Vaticano II (1962-1965), Lumen Gentium e Dei Verbum. Aveva una grande conoscenza della Sacra Scrittura. La necessità di una formazione dottrinale guidò il suo lavoro pastorale. Succedette al vescovo Massimo nel 348.

All'età di trent'anni fu ordinato sacerdote e si dedicò alla preparazione dei catecumeni a ricevere il sacramento del Battesimo. In quegli anni, intorno al 350, iniziò le sue famose 24 catechesi a cui Benedetto XVI ha fatto riferimento nel suo Audizioni generali dedicati ai Santi Padri, in particolare quello del 27 giugno 2007. 

Benedetto XVI su San Cirillo

"Introdotte da una 'Procatechesi' di benvenuto, le prime diciotto sono rivolte ai catecumeni o 'illuminati ((photizomenoi)'; le pronunciò nella basilica del Santo Sepolcro". Trattano delle disposizioni prima del Battesimo, del sacramento del Battesimo e delle verità dogmatiche contenute nel Credo o Simbolo di fede. Dai 6 ai 18 anni, sono una "catechesi continua". a chiave antiariana".

Degli ultimi cinque (19-23), denominati mistagogico (di iniziazione o introduzione), i primi due sviluppano un commento ai riti del battesimo; e gli ultimi tre trattano della Cresima, del Corpo e Sangue di Cristo e della liturgia eucaristica, ha sottolineato Benedetto XVI. Nel 381 partecipò al secondo Concilio ecumenico di Costantinopoli, dove firmò il Credo niceno-costantinopolitano. 

Visita altri santiIn questo giorno la Chiesa celebra anche Sant'Anselmo, vescovo di Lucca; Sant'Alessandro di Gerusalemme o della Cappadocia (Turchia); San Salvador di Horta; San Braulio, vescovo di Saragozza; Sant'Edoardo II, re d'Inghilterra, e i Beati Giovanni Thules e Ruggero Wrenno, martiri a Lancaster sotto il regno di Giacomo I.

L'autoreFrancisco Otamendi

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