Gli anniversari sono sempre un'ottima occasione per gli educatori per lavorare sul nostro tema in modo diverso. Diversi perché, prima di tutto, gli danno un'aria nuova, rompendo - almeno apparentemente - con il solito curriculum. Ma permettono anche agli studenti di percepire l'argomento in relazione a ciò che la società sta vivendo e celebrando. D'altra parte, è una buona occasione per un lavoro interdisciplinare perché normalmente questo evento può essere illuminato da diversi punti di vista (storia, lingua, scienza...) con una maggiore o minore incidenza dell'uno o dell'altro a seconda, ovviamente, dell'evento che si celebra.
Nel caso del Anno di San Giuseppe Papa Francesco ci ha proposto, io ho salvato un'iniziativa che può essere di interesse per gli insegnanti di religione.
Basato sulla canzone Giuseppe, figlio di Maria Il videoclip è stato preparato da Jesús Morales (Chito), membro del noto gruppo musicale cattolico "Brotes de Olivo", con i disegni di Ángel Ortiz, fumettista e insegnante di religione, e l'animazione di Milo Jiménez. Una canzone fresca con disegni simpatici e suggestivi che piacerà sicuramente agli alunni di diverse età e che è stata realizzata per promuovere la figura del santo falegname.
Con questo brano di base, diversi materiali didattici (scaricateli qui) che gli insegnanti possono utilizzare e adattare alle loro classi. L'impaginazione è stata curata da Rubén Montero. L'équipe pedagogica era formata da Juana Sánchez, Montse Morell, Montse Aguilar e Gerardo Sánchez.
La sfida per gli educatori cattolici è che questo anno di San Giuseppe può avere un impatto reale in classe.
Si tratta di un materiale interessante con unità didattiche per diversi livelli educativi, Il progetto comprende anche materiale per alunni con istruzione speciale, cosa purtroppo non usuale in questo tipo di lavoro. Oltre al videoclip della canzone, sono stati inseriti vari giochi (roulette delle parole, memory, gioco dell'oca, tris...) e una galleria di immagini relative a San Giuseppe che servono da supporto alle unità didattiche.
Sicuramente ci saranno altre iniziative per lavorare su questa figura nel corso dell'anno. La sfida per gli educatori cattolici è che questa iniziativa di Papa Francesco possa avere un impatto reale in classe e che questo punto di riferimento universale raggiunga le nuove generazioni. Perché la tradizione deve essere viva, deve essere aggiornata e messa in dialogo con ogni generazione se non vogliamo che diventi stagnante, che diventi materiale da museo e non sia utile per la vita. Il materiale preparato da questo entusiasta gruppo di insegnanti è senza dubbio un buon contributo in questa direzione.