Il presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM), monsignor Gianpietro Dal Toso, ha incentrato la sua presentazione sui principi teologici dell'azione missionaria e delle Pontificie Opere Missionarie.
A questo proposito, ha spiegato che, per raggiungere la missione, in particolare la missione ad gentesÈ essenziale avere come punto di partenza la Trinità e avvalersi di quattro elementi: il dialogo, la testimonianza, l'annuncio e la fondazione di nuove chiese.
Il presidente delle Pontificie Opere Missionarie ha sottolineato la necessità di evitare qualsiasi riduzione ecclesiologica della missione, "è chiaro che la missione è anche opera della Chiesa, ma se la missione fosse solo volontà, l'opera della Chiesa sarebbe un modello facilmente scambiabile e, soprattutto, sarebbe limitata a un orizzonte puramente temporale di organizzazione in questo mondo. È la Chiesa che si mette a disposizione di questa missione".
Mons. Dal Toso ha anche richiamato l'attenzione sull'universalità della Parola di Dio, che mira alla salvezza di tutti gli uomini, e ha spiegato che "non esiste un'unica cultura per trasmettere, concepire e vivere il Vangelo". Non possiamo confinare la fede cristiana nell'orizzonte di una sola cultura, così come non possiamo negare a ogni cultura la possibilità di essere arricchita dalla fede cristiana".
Da parte sua, José María Calderón ha spiegato la missione nella Chiesa e la sua prospettiva futura; e ha ricordato che la Spagna è sempre stata una terra di missionari: "Ad oggi ci sono più di 10.000 spagnoli che sono in missione in tutto il mondo".