Ecologia integrale

Monasteri sostenibili, secoli di cura del creato

La Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, istituita da Papa Francesco nel 2015, si celebrerà il 1° settembre 2023. I monasteri sono stati modelli di questa cura e rispetto per la creazione di Dio fin dalle loro origini.

Loreto Rios-1° settembre 2023-Tempo di lettura: 4 minuti

Monastero Reale di Santa María de Poblet, Patrimonio dell'Umanità, ©calafellvalo

Il 1° settembre, il "Il tempo della creazione"Il 4 ottobre, festa di San Francesco d'Assisi, si conclude il "Tempo del Creato", un periodo di riflessione sulla cura di tutto ciò che Dio ha creato, con il tema "Scorrano la giustizia e la pace", ispirato ad Amos 5,24. Nel suo messaggio per la giornata, il Papa ha commentato che "Dio vuole che regni la giustizia, che è essenziale per la nostra vita di figli a immagine di Dio come lo è l'acqua per la nostra sopravvivenza fisica".

Questa rettitudine deve emergere dove è necessaria, non essere nascosta troppo in profondità o scomparire come acqua che evapora prima di poterci sostenere. Dio vuole che tutti cerchino di essere giusti in ogni situazione; che si sforzino di vivere sempre secondo le sue leggi, rendendo così possibile la fioritura della vita in pienezza. Quando cerchiamo prima di tutto il regno di Dio (cfr. Mt. 6,33), mantenendo un giusto rapporto con Dio, con l'umanità e con la natura, allora la giustizia e la pace possono scorrere, come un flusso inesauribile di acqua pura, nutrendo l'umanità e tutte le creature".

Il Pontefice ha esortato a rinnovare "il nostro rapporto con la creazione", "in modo da non considerarla più come un oggetto da sfruttare, ma piuttosto come un dono sacro del Creatore".

Per commemorare questa giornata, daremo uno sguardo ad alcuni monasteri che, da secoli, rispettano questa cura e questo rispetto per il Creato.

Monastero di Poblet, Spagna

Il monastero di Poblet fu fondato a metà del XII secolo. Sebbene sia stato abbandonato nel XIX secolo a causa del degrado, oggi è di nuovo attivo. Il suo priore, Lluc Torcal, ha iniziato alcuni anni fa una serie di riforme per integrare nel monastero nuove tecnologie sostenibili. È stato così installato un sistema di pannelli solari, un sistema geotermico per il riscaldamento (è stato uno dei primi luoghi in Spagna a utilizzare l'energia geotermica) e docce ionizzate che producono l'"effetto cascata": puliscono senza bisogno di sapone.

Naturalmente, anche l'orto viene coltivato senza pesticidi o fertilizzanti chimici e utilizzando la rotazione delle colture per non impoverire il terreno. Utilizzano anche prodotti ecologici per la pulizia e sono impegnati nella "blue economy": ciò che viene scartato viene riutilizzato.

Abbazia di Fulda, Germania

L'Abbazia di Fulda si trova nello Stato federale dell'Assia, nella Germania centro-occidentale.

È un monastero benedettino fondato nel 744 da San Sturmio, discepolo di San Bonifacio. Fu un centro religioso e culturale molto importante durante il Medioevo e un punto chiave di evangelizzazione per i popoli germanici.

Il suo metodo secolare di coltivare senza usare prodotti chimici e lavorando solo con metodi naturali è descritto nel libro "...".L'orto biologico del convento", a cura degli editori Susaeta.

Abbazia di Boulaur, Francia

Anche questa abbazia cistercense, situata vicino a Tolosa, ha optato per un modello sostenibile. In questo caso, il Abbazia di Boulaur ha lanciato il progetto Grange 21che cerca di implementare i metodi della permacultura nel monastero. Questo sistema imita gli ecosistemi naturali, in modo che le aree di coltivazione si sostengano da sole senza bisogno di sostanze chimiche.

Le suore dell'abbazia sono riuscite a far decollare il progetto attraverso Credofunding, una piattaforma di crowdfunding cristiana in Francia.

Il suo progetto si concentra non solo sulla coltivazione della terra, ma anche sull'uso sostenibile delle risorse degli animali della sua fattoria (mucche, vitelli, maiali...).

Monastero di Solan, Francia

La Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato è ecumenica, poiché viene celebrata insieme ai cristiani ortodossi. La Monastero ortodosso di Solansituato in Francia, nella regione del Gard, è un altro esempio di agricoltura biologica.

Le suore di questo convento hanno anche implementato un metodo sostenibile di lavorazione della terra su un terreno acquistato nel 1991. "Ci basiamo sulla convinzione che l'uomo non sia stato posto da Dio nel mondo per dominarlo, alla ricerca di un profitto illimitato, ma che la sua funzione sia quella di essere come il direttore del coro di una creazione fatta per cantare la gloria del suo Creatore", affermano sul loro sito web. Per questo progetto si sono avvalsi della consulenza di Pierre Rabhi, una delle forze trainanti dell'agro-ecologia, e dell'aiuto dell'Associazione degli Amici di Solan.

Altri monasteri

Anche il Monastero di San Juan de los Reyes, situato a Toledo (Spagna) e fondato nel 1476 dai Re Cattolici, ha effettuato una ristrutturazione del sistema di illuminazione del suo chiostro nel luglio 2023 per ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2 nell'atmosfera.

D'altra parte, il monastero delle Clarisse di Lecce, nel sud-est dell'Italia, utilizza energia fotovoltaica, legna da ardere e non ha un impianto a gas.

Inoltre, il convento domenicano di Avila, in Spagna, ospita l'"orto biologico di Santo Domingo de Guzmán", un progetto della Caritas in cui i partecipanti imparano a coltivare in modo sostenibile e senza prodotti chimici.

Ritorno alle origini

I monasteri hanno lavorato la terra in questo modo per secoli, ma in alcuni casi l'industrializzazione ha portato a un cambiamento di modello e all'uso di prodotti tossici.

Tuttavia, negli ultimi anni si è registrata una tendenza generale a tornare al modello tradizionale utilizzato nei monasteri, incorporando al contempo nuove tecnologie sostenibili.

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