La legge sull'eutanasia è stata recentemente approvata in via definitiva in Spagna. Purtroppo si è cercato di evitare la sofferenza causando la morte di coloro che soffrono. È drammatico che in Spagna ci siano 60.000 persone che ogni anno muoiono con sofferenza, a cui si potrebbe porre rimedio con un'adeguata politica di cure palliative.
Nel Fratelli tutti che stiamo spacchettando in questa serie di articoli, Papa Francesco insiste ancora una volta sul fatto che la politica non deve sottomettersi all'economia e l'economia non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma della politica e dell'economia. efficienza tecnocratica. È necessaria una nuova politica, capace di rinnovare le istituzioni, superando le pressioni che antepongono il profitto economico alla dignità della persona umana. Non si può chiedere questo all'economia, né si può accettare che l'economia assuma il potere reale dello Stato.
Il Magistero della Chiesa ci ricorda che "la grandezza politica si manifesta quando, in tempi difficili, si lavora sulla base di grandi principi e pensando al bene comune a lungo termine" (FT 178).
La società globale presenta gravi difetti strutturali che non possono essere risolti con toppe o soluzioni rapide. Ci sono cose che devono essere cambiate radicalmente con grandi trasformazioni. Un'economia integrata in un progetto politico, sociale e culturale che cerca il bene comune può aprire nuovi percorsi di trasformazione sociale e politica.
Riconoscere ogni essere umano come fratello o sorella e cercare un'amicizia sociale che integri tutti, compresi i più deboli, non sono semplici utopie. Richiedono determinazione e capacità di trovare modi efficaci per renderli davvero possibili. Ogni impegno in questo senso diventa un esercizio supremo di carità. Infatti, un individuo può aiutare una persona bisognosa, ma quando si unisce ad altri per generare processi sociali di fraternità e giustizia per tutti, entra "nel campo della carità più ampia, la carità politica" (FT 180). Si tratta di andare verso un ordine sociale e politico la cui anima è la carità sociale. Ancora una volta, la Chiesa invita i laici a sviluppare la propria vocazione, a riabilitare la politica, che "è una vocazione molto alta, è una delle forme più preziose di carità, perché cerca il bene comune" (FT 180).
Tutti gli impegni che scaturiscono dalla Dottrina sociale della Chiesa derivano dalla carità che, secondo l'insegnamento di Gesù, è la sintesi di tutta la Legge. Ciò significa riconoscere che l'amore è anche civile e politico e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore. Per questo motivo, l'amore non si esprime solo nelle relazioni intime e strette, ma anche nelle "macro-relazioni, come quelle sociali, economiche e politiche" (FT 181).
Questa carità politica presuppone l'aver sviluppato un senso sociale che supera ogni mentalità individualista: la carità sociale ci fa amare il bene comune e ci porta a cercare effettivamente il bene di tutte le persone, considerate non solo individualmente, ma anche nella dimensione sociale che le unisce. Ogni persona è pienamente persona quando appartiene a un popolo, e allo stesso tempo non esiste un vero popolo senza il rispetto del volto di ogni persona.