Ecologia integrale

La vita spirituale, una forte risorsa per il lutto

L'esperienza dei professionisti del Centro San Camilo evidenzia l'importanza dell'accompagnamento spirituale nella malattia e nel lutto, per sentirsi fiduciosi, confortati e per comprendere il significato di queste situazioni.

Maria José Atienza-24 febbraio 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
preghiera

Foto: Ben White /Unsplash

La perdita di una persona cara e le variabili che la circondano possono portare alla patologizzazione del lutto. Questo è un aspetto che il centro cerca di evitare e, nella sua esperienza, sottolinea che l'analisi del profilo di rischio e la valutazione delle capacità di coping sono essenziali per l'individuazione precoce delle persone più vulnerabili.

Nella loro vasta esperienza nell'assistenza al lutto, al Centro San Camilo, hanno scoperto che la resilienza è una capacità che appare molto più frequentemente di quanto alcuni studi riflettano nei momenti finali della vita di una persona cara o nel lutto che segue la sua perdita.

In questo senso, le persone che hanno frequentato i gruppi sul lutto "nonostante si trovassero in un momento di grande vulnerabilità, hanno mantenuto la fiducia in se stesse, l'ingegno, la perseveranza, la flessibilità e la prospettiva per accettare se stesse e la vita". Sono stati in grado di elaborare e trovare un significato nella loro perdita e abbiamo scoperto che la ricerca di trascendenza e significato, mediata da una sana spiritualità, favorisce l'elaborazione del lutto".

Accompagnamento completo

Il Centro di ascolto di questo centro accompagna le persone in situazione di lutto, sia individualmente che in gruppo. Uno dei punti che incontrano frequentemente è "la solitudine e il rivolgersi verso se stessi, con la trascendenza come sfondo su cui contemplare la perdita, in breve, con lo spirituale o il religioso".

Il ritorno all'esperienza di fede e all'esperienza religiosa non è posticcio in situazioni di lutto, come sottolinea San Camillo: "Questo perché il dolore del lutto è totaleAttraversa tutte le dimensioni dell'essere umano e deve essere accompagnato in questo modo". 

Pandemia e rivalutazione della vita

Per i professionisti di questo centro, la pandemia ha reso la società "consapevole del valore dell'accompagnamento alla fine della vita e nel lutto". In questa linea, sottolineano che "la pandemia ha messo in evidenza che l'accompagnamento, nello specifico l'accompagnamento spirituale, aiuta a sentirsi fiduciosi, confortati, a trovare un senso e a comprendere il significato". 

La cura spirituale è necessaria nella malattia. In effetti, il tipo di coping che mobilita le persone, sia nel fine vita che nelle esperienze profonde di perdita, è chiamato "coping religioso". È una ricerca elaborata di significato che favorisce la crescita, radica cambiamenti positivi, significativi e duraturi nel processo di elaborazione del lutto e aiuta a costruire un percorso di soddisfazione e benessere personale". 

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