Dal Conferenza episcopale spagnolai vescovi ricordano che la famiglia è "un luogo privilegiato di accoglienza e discernimento della vocazione all'amore". Questo nucleo essenziale nella società è qualcosa di cui Cristo stesso non si è privato. Papa Francesco sottolinea che "è bello vedere Gesù inserito nella rete degli affetti familiari, nascere e crescere nell'abbraccio e nella preoccupazione dei suoi" (Angelus, 26 dicembre 2021).
La Sacra Famiglia, un modello per le nostre case
"In questa festa della Sacra Famiglia", affermano i vescovi, "veniamo a contemplare, dalla mano della Vergine Maria e di San Giuseppe il mistero di Dio che si è incarnato per amore nostro". La casa di Nazareth ci ricorda l'importanza delle nostre famiglie e la necessità di proteggerle: "Nessuna istituzione può sostituire l'opera della famiglia nell'educazione dei figli, specialmente nella formazione della coscienza. Qualsiasi interferenza in questa sfera sacra deve essere denunciata perché viola il diritto dei genitori di trasmettere ai propri figli un'educazione conforme ai loro valori e alle loro convinzioni".
La Sottocommissione episcopale per la famiglia e la difesa della vita ha preparato un opuscolo per la preghiera in casa in occasione del Natale. Questo documento è disponibile sul sito web della Conferenza episcopale spagnola.
Linee guida CEE sull'educazione in famiglia
Sulla base dei punti chiave definiti dal Papa Francesco nell'esortazione Christus vivitI vescovi condividono le linee guida "per il discernimento della vocazione e la riflessione sull'educazione in famiglia":
1. La famiglia è il luogo "dove si è amati per se stessi, non per ciò che si produce o per ciò che si possiede".
2.Gesù Cristo è "il membro più importante della famiglia, colui al quale si consultano tutte le questioni importanti, al quale si affidano tutte le situazioni, al quale si chiede perdono quando abbiamo fallito".
3.È nel nucleo familiare che si promuovono le virtù "affinché coloro che sono chiamati diano il loro generoso sì al Signore e rimangano fedeli a questo sì".
4.Nelle case si può facilitare l'incontro con Cristo per imparare ad "ascoltare la sua Parola e a riconoscere la sua voce attraverso il discernimento".
5.I genitori devono riconoscere, guardando i loro figli, che non sono "proprietari del dono, ma suoi attenti amministratori".
6. I genitori devono insegnare ai figli a "riconoscersi come un dono".
7. È importante inculcare l'idea che la vita è un dono di sé, in modo che i bambini possano dire: "Sono una missione su questa terra, ed è per questo che sono in questo mondo".
8. "La famiglia non è una cellula isolata in se stessa, che non si cura di ciò che le accade intorno. Questa dimensione caritativa inizia nella famiglia allargata, che si prende cura soprattutto dei nonni e degli anziani, ma deve aprirsi ai bisogni degli altri".
9. È essenziale che i genitori non "si oppongano alla vocazione dei figli al sacerdozio o alla vita consacrata o chiedano loro di dare priorità al loro futuro professionale, rimandando la chiamata del Signore". Inoltre, per quanto riguarda le vocazioni, i vescovi sottolineano che "non c'è nulla di più stimolante per i figli che vedere i genitori vivere il matrimonio e la famiglia come una missione, con felicità e pazienza, nonostante le difficoltà, i momenti tristi e le prove".
10.Come Chiesa "abbiamo la missione di accompagnare le famiglie che vivono nelle nostre comunità". Dobbiamo essere vicini alle "famiglie che vivono in condizioni di emarginazione e povertà; dobbiamo essere attenti alle famiglie di immigrati; non dobbiamo lasciare da parte le famiglie che hanno subito separazioni e divorzi".