Il santuario di Torreciudad ha celebrato oggi la 30ª Giornata mariana delle famiglie, che ha riunito quasi novemila pellegrini provenienti da tutta la Spagna. I partecipanti si sono uniti all'appello di Papa Francesco affinché le loro case siano "un seme di convivenza, partecipazione e solidarietà".
Le famiglie hanno pregato per la fine della guerra in Ucraina e si sono unite in un applauso commosso per un gruppo di 30 rifugiati ucraini arrivati da Selva del Camp (Tarragona) e accolti dalle ONG Coopera Acción Familiar e per SOS Ucraina.
I presenti sono arrivati ad Alto Aragón per partecipare alla numerosa Eucaristia presieduta dal vescovo di Vitoria, Juan Carlos Elizalde, e celebrata sulla spianata del santuario. Durante la celebrazione hanno cantato i cori delle scuole Tajamar (Vallecas, Madrid) e Alborada (Alcalá de Henares).
Al termine, il rettore di Torreciudad, Ángel LasherasIl Papa ha letto il messaggio alle famiglie, in cui chiede loro di essere "il volto accogliente della Chiesa, per costruire famiglie dal cuore grande che trasmettano la fede e ricostruiscano il tessuto sociale". Prima di concludere il messaggio con la sua benedizione apostolica, Papa Francesco ha pregato affinché "non lo dimentichino nelle loro preghiere per la sua missione a capo di tutta la Chiesa".
Un progetto di famiglia
Nella sua omelia, il vescovo di Vitoria ha incoraggiato tutti i presenti a considerare "il progetto famiglia" all'inizio dell'anno scolastico, per "salvare la promessa di felicità che Dio vi ha fatto nella vostra famiglia e che vi aiuta di fronte a conflitti, malattie, debiti, separazioni, assenze e morti".
Monsignor Elizalde ha sottolineato ai genitori che "la vita è grande grazie alle persone che accompagniamo, è un tesoro grazie alle persone che crescono con voi". Ha chiesto di valorizzare "il piccolo e il fragile, dove è in gioco la maturità della famiglia in una società che tende a scegliere una cultura dell'usa e getta".
Infine, ha incoraggiato a evitare discussioni, colpevolizzazioni o panni sporchi: "ci avveleniamo", ha detto, "quando cerchiamo i colpevoli". E si è chiesto: "Dove devo aiutare, chi ha bisogno di me, cosa chiedono, quale sarà il mio contributo quest'anno?