In un videomessaggio in occasione della chiusura della Settimana della Laudato Si', che si è svolta virtualmente in molte parti del mondo, il Santo Padre ricorda che la enciclica Laudato si'La "Carta della Terra", promulgata nel 2015, invita tutte le persone di buona volontà a prendersi cura della Terra, la nostra casa comune. Da tempo questa casa che ci ospita soffre delle ferite che noi infliggiamo a causa di un atteggiamento predatorio che ci fa sentire padroni del pianeta e delle sue risorse e ci autorizza a fare un uso irresponsabile dei beni che Dio ci ha donato".
"Oggi, queste ferite si manifestano drammaticamente in una crisi ecologica senza precedenti che colpisce il suolo, l'aria, l'acqua e, in generale, l'ecosistema in cui vivono gli esseri umani", aggiunge Papa Francesco, che prosegue facendo riferimento alla pandemia che sta devastando l'umanità da più di un anno e alle persone più bisognose.
"L'attuale pandemia ha anche portato alla luce in modo ancora più acuto il grido della natura e quello dei poveri, che soffrono maggiormente le conseguenze, rendendo chiaro che tutto è interconnesso e interdipendente e che la nostra salute non è separata dalla salute dell'ambiente in cui viviamo".
"Abbiamo bisogno, quindi, di un nuovo approccio ecologico", grida il Papa, "che trasformi il nostro modo di abitare il mondo, i nostri stili di vita, il nostro rapporto con le risorse della Terra e, in generale, il nostro modo di vedere gli esseri umani e di vivere la vita". Un'ecologia umana integrale, che coinvolga non solo le questioni ambientali ma l'intera persona, diventa capace di ascoltare il grido dei poveri e di essere il lievito per una nuova società.
"In sette anni, le nostre comunità si impegneranno in modi diversi per diventare completamente sostenibili, nello spirito dell'ecologia integrale".
Papa Francesco
Di conseguenza, il Romano Pontefice ha fatto un ulteriore passo avanti, annunciando che "l'anno della Laudato si' si tradurrà in un progetto di azione concreta, la Piattaforma d'azione Laudato si', un percorso di sette anni in cui le nostre comunità si impegneranno in modi diversi per diventare pienamente sostenibili, nello spirito dell'ecologia integrale".
Invito a sette realtà
Con questa piattaforma, il Santo Padre e il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integraleil cui prefetto è il cardinale Peter K. Turkson. A. Turkson, invitano tutti, nelle parole del Papa, "a intraprendere questo cammino insieme e, in particolare, mi rivolgo a queste sette realtà: famiglie - parrocchie e diocesi - scuole e università - ospedali - aziende e fattorie - organizzazioni, gruppi e movimenti - istituzioni religiose". Lavoriamo insieme. Solo così potremo creare il futuro che vogliamo: un mondo più inclusivo, fraterno, pacifico e sostenibile".
"In un viaggio di sette anni, saremo guidati dai sette obiettivi della Laudato Si', che ci indicheranno la direzione da seguire nel perseguire la visione dell'ecologia integrale: rispondere al grido della Terra, rispondere al grido dei poveri, economia ecologica, adottare uno stile di vita semplice, educazione ecologica, spiritualità ecologica e impegno comunitario".
Il Papa conclude il suo messaggio sottolineando che "c'è speranza". Possiamo lavorare tutti insieme, ognuno con la propria cultura ed esperienza, ognuno con le proprie iniziative e capacità, affinché la nostra Madre Terra recuperi la sua bellezza originaria e la creazione torni a risplendere secondo il disegno di Dio. Che Dio benedica ognuno di voi e benedica la nostra missione di ricostruire la nostra casa comune".
"Non abbiamo tempo".
Si tratta, ha aggiunto il cardinale Peter Turkson nella successiva conferenza stampa, di inaugurare "sette anni di attività per continuare e concretizzare il messaggio dell'enciclica nelle Chiese locali". A sei anni dalla lettera enciclica Laudato si', è bene guardare al mondo che stiamo lasciando ai nostri figli, alle generazioni future. La pandemia ci ha fatto riflettere e ci ha insegnato molto, ma il grido della Terra e dei poveri è sempre più penetrante e il messaggio dei nostri scienziati e dei nostri giovani è sempre più allarmante: stiamo distruggendo il nostro futuro.
La pandemia ci ha fatto riflettere e ci ha insegnato molto, ma il grido della terra e dei poveri è sempre più straziante.
Scheda. Peter Turkson
Il cardinale Turkson ha affermato che "la nostra famiglia umana e non umana nel suo complesso è in grave pericolo, e non abbiamo più tempo per aspettare o rimandare". Ha poi delineato una serie di obiettivi, tra cui "limitare l'aumento della temperatura media globale entro il limite cruciale di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali; ascoltare e rispondere alla scienza, a questo grido della Terra, dei poveri e dei nostri figli".
I gruppi di lavoro
Padre Joshtrom Isaac Kureethadam, coordinatore della sessione Ecologia e Creazione del Dicastero vaticano, ha riferito che stanno lavorando alla Piattaforma "da quasi due anni" e che esiste già un "Comitato direttivo" per questo processo, guidato dal Dicastero.
"La collaborazione è particolarmente evidente nei gruppi di lavoro che gestiscono ciascuno dei sette settori", ha aggiunto p. G., "ma non solo". Kureethadam ha aggiunto: "Il settore Famiglie è guidato dal movimento dei Focolari insieme a diversi altri co-leader, il settore Parrocchie e Diocesi è guidato da CAFOD insieme alle Conferenze episcopali e ad altri partner; il settore Scuole è guidato dall'Alleanza Verde Don Bosco e da Scholas Occurrentes insieme ad altri co-leader; il settore delle Università è guidato dai gesuiti insieme a diverse altre reti universitarie; il settore degli Ospedali è guidato dalla Catholic Health Association of India (CHAI) e dalla Catholic Health Association of the USA insieme ad altri co-leader.Il settore economico è guidato dall'Economia di Francesco e dalla Sfida Laudato si' insieme a molti altri; i gruppi e i movimenti dalla CIDSE insieme a WUCWOFC, VIS, e i settori religiosi dall'USG e UISG".
In questo modo, ha sottolineato padre Kureethadam, "rispondiamo al costante invito del Papa a 'preparare insieme il futuro' nel contesto dell'attuale pandemia". Per concludere, vorrei ricordare che la nostra preghiera e il nostro sogno è quello di avviare "un movimento popolare dal basso", che possa davvero portare al cambiamento radicale necessario data l'urgenza della crisi della nostra casa comune".