Il 12 aprile, alla vigilia della Domenica delle Palme, la Chiesa onora il San Giuseppe MoscatiMedico laico italiano di Napoli. Anche a Giulio I, Papa, custode della fede del Concilio di Nicea e difensore di Sant'Atanasio. E al martire messicano San David Uribe, accusato ingiustamente e poi fucilato in Messico nel 1927. Alla giovane monaca carmelitana scalza Santa Teresa di Gesù delle Ande (1900-1920), il primo santo cileno, si festeggia il 13 luglio.
Giuseppe Moscati era un medico laico che, nella Napoli di fine Ottocento e inizio Novecento, si occupava di tutti i malati, soprattutto dei più poveri. Morto di infarto nel 1927, fu canonizzato da San Giovanni Paolo II 60 anni dopo. Si occupò gratuitamente di bambini e anziani privi di risorse. Inoltre, due episodi della sua vita sono menzionati in modo speciale.
Il primo è il suo intenso lavoro durante l'eruzione del Vesuvio del 1906. Si precipitò a Torre del Greco, dove aveva sede l'Ospedale degli Incurabili. E proprio dopo aver portato in salvo l'ultimo paziente, la struttura crollò. Nel 1911 si diffuse a Napoli un'epidemia di colera. Giuseppe si mise al fianco dei malati senza temere il contagio. Fu anche in prima linea nella ricerca che contribuì a contenere la malattia.
San Giulio I, difensore della fede
Il Martirologio Romano descrive Così a Papa Giulio I: "A Roma, nel cimitero di Calepodio, sulla terza pietra miliare della via Aurelia, la tomba di Papa Giulio I, che, di fronte agli attacchi degli ariani, custodì coraggiosamente la fede del Concilio di Nicea, difese Sant'Atanasio, perseguitato ed esiliato, e convocò il Concilio di Sardica. († 352)".
L'agenzia vaticana lo chiama "campione dell'ortodossia romana e difensore della dottrina trinitaria". "Durante il suo pontificato, San Giulio I combatté contro gli ariani, cercando più volte un riavvicinamento con loro, prima attraverso il Concilio di Roma e poi a Sardica, ma senza successo. Morì nel 352.
San David Uribe, sacerdote martire
San David Uribe è nato in Messico nel 1888. Entrato nel seminario di Chilapa, è stato ordinato sacerdote nel 1913. Ha prestato servizio come segretario del vescovo di Tabasco e poi si è dedicato all'attività di ministero parrocchiale nel mezzo della persecuzione scatenata contro la Chiesa. Si diede alla clandestinità, ma fu arrestato e accusato ingiustamente. Gli fu offerta la libertà e gli fu proposto di diventare vescovo della Chiesa scismatica ufficiale, ma non accettò. rifiutato con una condanna clamorosa. Fu fucilato nel 1927 a Cuernavaca.