Evangelizzazione

Giornate internazionali di San Francesco di Sales

Circa 250 giornalisti e comunicatori cattolici provenienti da tutto il mondo si riuniranno a Lourdes (Francia) dal 25 al 27 gennaio 2023 per la 26ª edizione delle Giornate di San Francesco di Sales, un convegno professionale in cui i partecipanti sono chiamati ad approfondire la loro missione di trasmettitori della fede e a cercare nuove forme di dialogo con il mondo odierno, sempre più secolarizzato.

Leticia Sánchez de León-30 novembre 2022-Tempo di lettura: 4 minuti
Giornalismo e fede

I giornalisti sono chiamati ad essere "i microfoni di Dio" (Foto: Unsplash / Arthur Miranda)

"Giornalismo e convinzioni religiose"; "accessibilità ai media"; "media e verità", "reti sociali e prossimità"... questi e altri sono solo alcuni esempi dei temi che vengono trattati ogni anno in queste conferenze internazionali. Lungi dall'essere solo un altro evento sulla comunicazione o sul giornalismo, le Jornadas de San Francesco di SalesGli eventi, sempre organizzati in date vicine alla festa del patrono dei giornalisti, sono un momento di formazione - nella professione - e anche spirituale. 

Un momento saliente della conferenza sarà la presenza già confermata del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, che terrà un discorso durante il congresso sulla sua missione presso la Santa Sede e consegnerà il Premio Jacques Hamel.

François Vayne, vaticanista e uno degli organizzatori dell'evento, parla della motivazione ultima della Conferenza: "La stampa cattolica ha una missione molto urgente, che è quella di testimoniare una fede vissuta, incarnata, attraverso testimonianze e storie, che va al di là delle incomprensioni causate dai ripetuti scandali nel clero. La Chiesa non deve essere confusa con la sola istituzione; la Chiesa è un popolo che forma il Corpo di Cristo, un popolo in cui i laici sono sacerdoti, profeti e re grazie al loro battesimo. È di questo che parleremo a Lourdes, chiedendo alla Vergine Maria il suo sostegno e la sua protezione".

Come spiega Vayne, la sede della conferenza è cambiata nel corso degli anni: "Anni fa si teneva ad Annecy, in Savoia, la città dove San Francesco era vescovo e dove si trovano le sue spoglie mortali; ma a partire dal 2018 è stata scelta Lourdes come nuova sede della conferenza, in modo da poter invitare giornalisti di altri Paesi, essendo un luogo più internazionale. 

L'evento è stato nuovamente organizzato dalla Federazione Francese dei Media Cattolici insieme all'associazione SIGNIS (Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione) e all'UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana). Dell'organizzazione fa parte anche il Dicastero per la Comunicazione, che ha aderito per la prima volta all'iniziativa nel 2018 e da allora collabora alla sua promozione. 

Cattolici e non cattolici

Sebbene le Jornadas de San Francisco de Sales nascano in una prospettiva cattolica e il luogo scelto indichi il forte aspetto spirituale dell'evento, il fatto è che sono aperte anche ai non cattolici o a coloro che non lavorano per i media confessionali. In questo senso, l'evento è il punto focale di un dialogo aperto tra i partecipanti, dove si scambiano esperienze di vita e di lavoro, si condividono le difficoltà e le sfide della professione, e dove c'è anche spazio per la preghiera.

Il primo giorno dell'evento è prevista una visita guidata al santuario, dove i visitatori potranno vedere la spianata, la basilica e la grotta dove la Vergine Maria apparve a Santa Bernadette nel 1858. 

Il tema

L'obiettivo della conferenza è chiaro; con diversi relatori di alto livello e professionisti del settore (professori, sociologi, esperti in scienze della comunicazione, specialisti in tecnologia digitale, ecc,) influencerecc.) provenienti da diversi Paesi, l'evento invita a riflettere sulla missione e sulla responsabilità dei media nella trasmissione dei valori cristiani:

"L'unico modo per trasmettere la fede in questo mondo secolarizzato è testimoniare il Vangelo vissuto, soprattutto attraverso articoli e reportage. La secolarizzazione non significa che la fede sia morta, perché se da un lato la società rifiuta i discorsi istituzionali che spesso contraddicono i fatti, dall'altro ha sete di una testimonianza di vita che manifesti la ricerca di Dio", afferma François Vayne. "In Francia i casi di abusi fanno perdere credibilità alla Chiesa, ma l'autenticità della testimonianza di un attore come Gad Elmaleh, che ha appena girato un film in cui esprime il suo affetto per la Vergine Maria, smuove le coscienze e risveglia in molti giovani il desiderio di un rinnovamento interiore, restituendo alla fede cattolica tutta la sua attualità". Trasmettendo questo tipo di testimonianza, i giornalisti cattolici svolgono un ruolo essenziale nel garantire che il Vangelo non venga rifiutato quando il discorso del clero lo fa.

Il Premio Jacques Hamel sarà consegnato durante la conferenza dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Parolin. Il premio prende il nome dal sacerdote Jacques Hamel, assassinato da terroristi islamici in Francia mentre celebrava l'Eucaristia. Questo premio premia le iniziative a favore della pace e, in particolare, del dialogo interreligioso, nello spirito dell'enciclica Fratelli tutti.

I microfoni di Dio

Tutti conoscono il potere dei media nella trasmissione di certi valori e, in questo senso, la conferenza vuole sottolineare la grande responsabilità di giornalisti, redattori, comunicatori, ecc. nell'essere "microfoni di Dio" - come diceva San Oscar Romero - e l'importanza, quindi, di essere professionali nel loro lavoro, di essere veritieri, di adattarsi ai nuovi media, di fornire analisi ponderate, di adattare il linguaggio usato ai diversi pubblici, ecc. In questo senso, Helen Osman, presidente di SIGNIS, uno dei promotori dell'evento, ha dichiarato in un'intervista del 2018: "come giornalisti e comunicatori cattolici dobbiamo avere due virtù in equilibrio: fornire un reportage e un'analisi accurati, con un'efficienza e una chiarezza che permettano un impatto nel mondo di oggi". 

Ed è proprio questo impatto che le Giornate cercano: l'impatto di rapporti ben costruiti, articoli o storie ben documentate che commuovono e toccano, che testimoniano la bellezza di una Fede viva, di persone molto reali, che riflettono il vero volto della Chiesa, e che si fa strada, così spesso, in mezzo a echi di indifferenza e radicalismo.

L'autoreLeticia Sánchez de León

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