Ecologia integrale

L'Ordine Cistercense, una fondazione quasi millenaria

Il 21 marzo 1098, san Roberto di Molesmes fondò la prima comunità dell'Ordine cistercense: il monastero di Citeaux, in Borgogna.

Loreto Rios-21 marzo 2024-Tempo di lettura: 3 minuti

Un monaco cistercense nell'abbazia di St Mary a Nunraw, in Scozia ©OSV

L'ordine cistercense è stato fondato quasi mille anni fa (926). La sua fondazione coincide con il giorno della morte, il 21 marzo 547, di San Benedetto da Nursia, fondatore dell'ordine benedettino, la cui regola avrebbe poi governato anche i monasteri cistercensi.

La fondazione dell'Ordine cistercenseSan Roberto di Molesmes

La data esatta della nascita di San Roberto di Molesmes è sconosciuta, anche se si sa che avvenne intorno al 1028 nella regione della Champagne.

Appartenente alla nobiltà della regione, entrò molto presto, all'età di quindici anni, in un monastero dell'Ordine di San Benedetto. Tra il 1068 e il 1072 fu abate di San Michele di Tornerre.

Tuttavia, San Roberto era insoddisfatto di molti aspetti dell'ordine. Riteneva che fosse diventato troppo ricco e avesse troppa influenza politica. Con l'intenzione di tornare alle origini della regola monastica di San Benedetto, nel 1075 fondò il monastero di Molesmes, nella diocesi di Langres. Ma anche questa comunità si arricchì grazie alle donazioni. Il 21 marzo 1098, alla ricerca di una maggiore povertà e semplicità di vita, San Roberto fondò, insieme a 21 compagni, quello che sarebbe stato il primo monastero cistercense a Citeaux, un luogo remoto, rustico e solitario. In latino, questa regione era conosciuta come "Cistercium", da cui il nome dato successivamente all'ordine, "Cistercense".

Tuttavia, San Roberto di Molesmes non riuscì a sviluppare la sua vita nel "Nuovo Monastero", come era originariamente conosciuto. I monaci della sua precedente fondazione, Molesmes, chiesero al Papa, Urbano II, di riportarlo indietro. Pertanto, poco dopo la fondazione di Citeaux, nel 1099, San Roberto dovette tornare a Molesmes, dove morì nel 1111.

Il nuovo monastero fu preso in carico da uno dei suoi discepoli, Sant'Alberico. Circa un secolo dopo, nel 1220, San Roberto fu canonizzato; in quell'occasione un monaco anonimo scrisse la sua agiografia, "Vita di Roberto".

La sua storia appare anche nell'"Exordium Magnum" o "Grande Esordio Cistercense", scritto da un monaco di Chiaravalle tra il XII e il XIII secolo, e nell'"Exordium Parvum", opera dell'abate che succedette ad Alberico, Santo Stefano Harding, in cui indica che "l'inizio di tutto l'Ordine Cistercense, per mezzo di pochi uomini consacrati alla coltivazione della scienza della vita cristiana, con il saggio proposito di stabilire le regole del servizio divino e l'intero ordinamento della sua vita secondo la forma descritta nella Regola, fu iniziato con felice auspicio proprio nel giorno della nascita di colui che, per ispirazione del servizio divino e dell'intero ordinamento della sua vita secondo la forma descritta nella Regola, con il saggio proposito di stabilire le regole del servizio divino e l'intero ordinamento della loro vita secondo la forma descritta nella Regola, iniziò con felice auspicio proprio nel giorno della nascita di colui che, per ispirazione dello Spirito vivificante, aveva dato la legge per la salvezza di molti".

Santo Stefano scrisse anche la "Carta Caritatis", che è considerata la regola dell'ordine cistercense, anche se segue sostanzialmente quella di San Benedetto.

La fioritura dell'Ordine

L'Ordine cistercense fiorì soprattutto dopo l'arrivo di uno dei suoi membri più famosi, San Bernardo di Chiaravalle, con trenta compagni, nel 1112. Secondo il sito web dell'Ordine CistercenseI fondatori di Citeaux incentrarono i loro ideali sul desiderio di raggiungere la vera semplicità monastica e la povertà evangelica. Sotto l'impulso di San Bernardo, vennero aperti nuovi monasteri uno dopo l'altro, tanto che nel 1250 l'Ordine contava circa 650 abbazie.

Il primo monastero cistercense femminile fu fondato nel 1125, composto da monache provenienti dall'abbazia di Jully, dove aveva vissuto Santa Humbeline, sorella di San Bernardo di Chiaravalle.

Funzionamento dei monasteri

Tradizionalmente, i monasteri strutturano la loro giornata attorno alla Liturgia delle Ore: Lodi, Prime, Terze, Seste, Nona, Vespri e Compieta, oltre ad alzarsi la sera per il Mattutino. Ogni monastero è guidato da un abate, assistito da un priore (il "primo" dei monaci). Altre figure importanti nell'amministrazione del monastero sono il tesoriere, il cillero (fornitore di cibo), il sacrestano, l'ospitaliere, il chantre (direttore del coro), il portinaio e l'infermiere.

La giornata trascorre principalmente in silenzio, con letture sacre e lavori manuali. I monasteri erano di solito fondati lontano dalle città e i monaci provvedevano al proprio sostentamento coltivando la terra e le fattorie, un'usanza che in molti casi è ancora seguita.

La vita del monaco ruotava attorno a una grande semplicità nel cibo, nella decorazione e persino nella liturgia. Un altro gesto di povertà consisteva nel non tingere il proprio abito di alcun colore, motivo per cui i cistercensi sono conosciuti come "monaci bianchi", a differenza dei benedettini, chiamati "monaci neri" per il colore delle loro vesti.

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