Evangelizzazione

"Il Verbo si è fatto argilla", il miglior augurio di Natale di quest'anno?

Il video merita un plauso non solo per la qualità tecnica e narrativa, ma per la capacità di unire la profondità teologica alla sensibilità contemporanea, collegando il mistero del Natale con la realtà concreta di chi ha sofferto.

Javier García Herrería-16 dicembre 2024-Tempo di lettura: 3 minuti
fango

Il team di Lucía durante le riprese. *Per gentile concessione dell'autore

Il video dell'Università Cattolica di Valencia ha superato le 250.000 visualizzazioni su tutte le piattaforme, diventando uno dei migliori auguri di Natale. In un anno segnato dal disastro naturale di Valencia, questo augurio è riuscito a cogliere l'essenza più profonda del Natale: l'incarnazione del Verbo nel cuore del mondo, anche in mezzo al fango.

L'idea del video nasce da una commissione di Carola Minguet, direttrice della comunicazione dell'università, a Lucía Garijo, che dirige il Laboratorio del Pensiero Visibile, dedicato all'esplorazione di formule audiovisive per comunicare l'antropologia cristiana: "Non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato a tanto", dice Lucía, entusiasta dell'accoglienza del pubblico. Penso che il video tocchi qualcosa di universale: tutti abbiamo momenti di fango nella nostra vita, e vedere come Dio entra in quel fango dà speranza".

La DANA e il Natale

Il video combina immagini di strade allagate e di persone coperte di fango che puliscono le devastazioni della tempesta. La narrazione, con una lenta voce fuori campo, ricorda il mistero dell'Incarnazione, perché "il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". Con un tocco poetico, mostra come Dio sia diventato fango, per stare con coloro che camminano nel fango della vita.

Attraverso scene quotidiane di solidarietà, lo spot mostra come le cose più semplici e fragili possano diventare un segno di riscatto. La musica accompagna la trasformazione dell'argilla da simbolo di disastro a materia prima di un presepe fatto a mano. Dio non ha paura dell'argilla, perché vede in essa la possibilità di creare qualcosa di nuovo. In questo Natale, il Verbo continua a incarnarsi nelle nostre vite.

La gestazione del video

La realizzazione del video non è stata solo una questione professionale per Lucía, ma anche profondamente personale, poiché ha perso la nonna nell'alluvione. "È stato molto difficile. All'inizio stavo male a causa dell'impatto emotivo, ma poi ho deciso di uscire e aiutare a ripulire. Avevo bisogno di fare qualcosa per gli altri.

Un momento chiave del processo creativo si è verificato quando è tornato a casa dopo una giornata fangosa passata ad aiutare le persone colpite dal DANA: sua madre, una ceramista, stava lavorando a un presepe di argilla. "Quell'immagine mi ha segnato. In mezzo al caos, ho visto come il fango potesse essere trasformato in qualcosa di pieno di vita e di speranza". Ispirata da questa esperienza, Lucia ha iniziato a ricercare il simbolismo dell'argilla nella Bibbia e nella teologia.

Poco dopo ha ricevuto l'incarico per il video di Natale. Nella sua ricerca di ispirazione, si è imbattuto nell'articolo "Un Dios que se embarra", del professor Leopoldo Quílez, della Facoltà di Teologia della sua università. "Leggerlo è stata una rivelazione. Mi ha aiutato a collegare la fragilità dell'argilla con lo scandalo della nascita di Cristo in una stalla". È grata anche per il video "I giovani sfilano nel fango", realizzato dalla casa di produzione Ongaku per l'Opus Dei.

Tutti noi abbiamo una DANA interiore

Riflettendo sul risultato, Lucia spiega che quest'anno ha capito il Natale in modo nuovo: "La nostra fede è uno scandalo. È accettare l'indifendibilità, la fragilità, il fatto che Dio abbia scelto di nascere in una stalla di fango per incarnarsi e salvarci". A suo avviso, il fango diventa un simbolo universale della sofferenza umana: "Tutti abbiamo un DANA nella nostra vita, un dolore vicino a noi. Ma quando si incontra il volto di Dio, lo si può affrontare. Questo è il principale insegnamento che ho avuto dopo la tragica alluvione.

In un'epoca in cui la speranza sembra scarsa, questo spettacolo ci ricorda che la vera luce brilla anche nei luoghi più fangosi. Il Natale, in fondo, non è altro che questo: la certezza che Dio si avvicina, non al mondo perfetto, ma alle nostre vite così come sono, con il loro fango e la loro bellezza. Questo video è un'ottima cornice per introdurci al Giubileo che inizia la prossima settimana e ha come tema la speranza.

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