Educazione

Insegnare la virtù della forza fin dall'infanzia: una sfida per l'educazione del XXI secolo

Oggi, l'educazione alla virtù della forza nelle scuole è una grande sfida, perché per la corretta crescita e lo sviluppo dei bambini è necessario che scuola e famiglia camminino di pari passo. 

Maria José Atienza-26 aprile 2022-Tempo di lettura: 4 minuti
virtù forza

Testo originale dell'articolo in inglese qui
Traduzione: Monica Ríos de Juan

In che consiste la virtù della fortezza?

Tutti noi siamo vulnerabili fin dal momento del concepimento. Questa condizione significa che siamo suscettibili di essere feriti, il che non significa che non siamo in grado di resistere e affrontarli.
È proprio questa vulnerabilità che ci permette di sviluppare la virtù della forza.

Questa virtù è utile in mezzo alle difficoltà. Una persona forte è quella che, oltre ad accettare e affrontare il dolore, si sforza di raggiungere un bene difficile, superando le difficoltà che si presentano nel processo e perseverando nonostante esse.

Così, nella misura in cui rinunciamo alle piccole cose che ci piacciono ma non comportano particolari sforzi e ci prepariamo a quelle che presentano maggiori difficoltà, cresciamo in autocontrollo, perseveranza e gioia, tutte virtù direttamente correlate alla forza.

il problema attuale

Trigo (2002) ritiene che l'educazione a questa virtù sia fondamentale se si vuole una crescita ordinata e sana in tutte le sue dimensioni, perché afferma che le quattro virtù cardinali, tra cui troviamo quella della forza, giocano un ruolo fondamentale nella maturità di una persona, e afferma che nulla uccide quanto il dolore o le difficoltà.

In una società consumistica in cui si agisce sulla base del "mi piace" piuttosto che del "lo voglio, anche se mi costa" o del "devo, anche se mi costa", questo autocontrollo entra in gioco nella misura in cui le persone si lasciano dominare dal mondo esterno. In questo modo, quando la volontà non agisce, è svincolata, accentuata dalla necessità di immediatezza quando si tratta di voler raggiungere qualche obiettivo.

Questa situazione, insieme al fatto che nelle famiglie di oggi prevale uno stile educativo poco protettivo, caratterizzato dall'obiettivo di evitare qualsiasi tipo di stress e sofisticazione nei bambini, ha un impatto negativo sullo sviluppo della virtù della forza nei bambini stessi.

Tenendo conto delle caratteristiche della società del XXI secolo, oggi l'educazione in virtù della forza della scuola rappresenta una grande sfida, perché il primo ambiente educativo è la famiglia, cellula fondamentale della società, e per una corretta crescita e sviluppo del bambino è necessario che scuola e famiglia vivano fianco a fianco.

È possibile cominciare quest'opera fin dal momento della nascita?

Sappiamo che il periodo favorevole allo sviluppo di questa virtù va dai 6 ai 12 anni. Tuttavia, riteniamo che sia essenziale iniziare a metterla in pratica alla fine dei primi anni di vita, per vari motivi.
In primo luogo, perché più il bambino è giovane e meno risorse ha, più è vulnerabile e quindi più ha bisogno di esercitare questa virtù per superare le difficoltà. Infine, perché la virtù della forza è la base di tutte le altre virtù, dato che senza sforzo non è possibile acquisire nessun'altra virtù.

Come è possibile lavorare iniziando l'educazione dalla prima infanzia?

Nell'educazione della prima infanzia, i pilastri possono essere stabiliti lavorando su una qualsiasi delle virtù indicate sopra:

Dall'ordine: Una persona forte deve essere in grado di avere un programma e di rispettarlo, di pianificare tutto ciò che deve essere fatto e di dare priorità a ciò che è importante e non a ciò che è urgente.
Quando si stabilisce un ordine nelle proprie priorità, se non ci si lascia trasportare dal "voglio" ma dal "devo", si costruisce una personalità forte e solida. Il periodo delicato per lavorare sull'ordine va dai 3 ai 6 anni; quindi, insegnando ai bambini a rimettere ogni cosa al suo posto, getteremo le basi affinché possano mettere in ordine le loro priorità e lottare per ciò che è veramente importante.

Dall'autocontrollo: Questa virtù ci permette di imparare a dire no a tutto ciò che potrebbe essere un ostacolo al raggiungimento del nostro obiettivo, così come di godere del tempo che trascorriamo facendo nostri gli standard e di non prendere la decisione di abbandonarci nei momenti di stanchezza.
Il bambino può essere aiutato a resistere e a gestire gli impulsi che si manifestano nel momento presente, se siamo capaci di ritardare la ricompensa. Per esempio, se vogliono un gelato prima di cena, possiamo aiutarli a imparare ad aspettarsi e a capire che devono prima cenare e poi mangiare il gelato.

Dalla pazienza e dalla tolleranza di fronte alla frustrazione. San Tommaso ha messo in relazione la virtù della forza con la pace, mostrando che questa virtù permette di accettare la realtà di una situazione difficile, in cui aiuta la persona a continuare a lottare e ad aspirare, senza cedere alla disperazione o alla tristezza.
Ad esempio, non comprare un giocattolo che il bambino desidera in quel momento senza che ce ne sia un motivo, ma attendere il suo compleanno o l'Epifania.

Dalla perseveranza. Questa virtù implica la costanza negli sforzi per raggiungere un obiettivo. Ad esempio, incoraggiando il bambino a provare a mettersi le scarpe tutte le volte che è necessario.

Dalla generosità. I bambini di questa età sono caratterizzati dall'egocentrismo, e affrontare una situazione difficile in cui devono cercare il bene degli altri può aiutarli a crescere in forza. Per esempio, cedere e dare a tuo fratello l'ultimo bicchiere.

Lavorare su questa virtù porterà inevitabilmente alla crescita di altre virtù come la gioia, perché una persona che lavora per qualcosa di buono è sempre felice. Questa soddisfazione deriva dalla consapevolezza di lavorare per qualcosa che vale veramente.

In breve, aiutando i bambini fin dalla più tenera età a porre le basi per lo sviluppo di questa virtù, faremo in modo che la loro volontà si rafforzi negli anni successivi, con un impatto positivo sulla loro crescita e sul loro sviluppo come persone e, quindi, sulla loro felicità. Ricordiamo le parole di Seneca ".per aspera ad astra".

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