RIIALil Rete informatica della Chiesa in America Latinache da oltre trent'anni realizza iniziative di comunicazione e pastorale digitale. Su sua iniziativa e con la supervisione del Dicastero per la Comunicazione, nei mesi scorsi è stata avviata una consultazione con il persone di internet con il progetto La Chiesa vi ascoltaapplicare la "pastorale dell'orecchio" tanto cara a Papa Francesco, con l'approccio della "Chiesa in uscita", anche in questi spazi.
Circa 250 partecipanti hanno preso parte evangelisti digitaliLa "Commissione Europea", come è stata chiamata, che attraverso un questionario online ha aperto questa conversazione di ascolto per coinvolgere soprattutto chi è lontano, ma anche per cominciare a gettare le basi di un vero e proprio la pastorale del continente digitale.
Per quanto riguarda le diocesi e le conferenze episcopali, la missionari digitali ha prodotto anche una sintesi di questa prima fase di ascolto, consegnata alla Segreteria generale del Sinodo. Sono stati compilati 110.000 questionari, per un numero stimato di 20 milioni di persone coinvolte, tenendo conto degli impegni e delle azioni della rete: 115 Paesi coinvolti e 7 lingue coperte (inglese, spagnolo, francese, portoghese, italiano, malayalam e tagalog).
Una realtà trasversale da accompagnare
Le dieci pagine del documento chiariscono, prima di tutto, che si tratta di una progetto pilotaSi tratta di una finestra su una realtà trasversale, come il continente digitale, che va anch'essa accompagnata.
Una delle scoperte fatte dall'esperienza dell'ascolto digitale è l'esistenza di un gran numero di laici, non solo sacerdoti, religiosi o consacrati, che evangelizzano sul web con audacia e creatività. In realtà, esistono veri e propri processi interattivi "tra annuncio, ricerca della fede e accompagnamento".Il documento afferma che. Di tutte le influencer coinvolti, 63 % erano, ovviamente, catechisti e laici impegnati.
Allo stesso tempo, "Gli evangelizzatori hanno espresso il bisogno di essere ascoltati, aiutati, riconosciuti e integrati nell'azione più ampia della Chiesa".. Oltre a stabilire una relazione "formale e reciproca". con l'Istituzione, al fine di contribuire anche alla sua cultura comunicativa.
Un'altra questione è quella di abbandonare la considerazione della realtà digitale come un mero strumento e di intenderla invece come una sito (locus) da abitare "con un linguaggio e una dinamica propri"..
Oltre ai credenti battezzati e praticanti, si è registrata una significativa partecipazione di persone distante o che hanno preso le distanze (40 %); agnostici, membri di altre religioni e atei (10 %) che hanno voluto partecipare al progetto di ascolto compilando il questionario. L'immagine che è emersa è quella di "Persone ferite che esprimono le loro domande esistenziali".. Molti si sentono esclusi, disillusi... e tra i motivi che spingono all'abbandono, il principale riguarda la "scandalo legato alla pederastia e alla corruzione nella Chiesa".che, tra l'altro, non risponde nemmeno a "le loro preoccupazioni e priorità; altri si sentono giudicati"..
Si tratta ovviamente di un primo passo, che tutti si augurano possa essere proseguito nelle prossime fasi del progetto. Sinodoper dare maggiore consistenza alla presenza della Chiesa in questo luogo trasversale che è internet.
"Aver realizzato il progetto La Chiesa vi ascolta è un frutto bello e grande".Lucio Adrian Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione, ha confidato, "che getta un seme importante già nel presente, e soprattutto per il futuro".. Infatti, "Al di là dell'importanza e della grandezza dei contenuti prodotti, c'è qualcosa di ancora più essenziale ed è il processo sinodale stesso, come ripete spesso Papa Francesco".
L'iniziativa è stata anche convalidato pubblicamente dalla Segreteria Generale del Sinodo, in occasione della conferenza stampa di presentazione della fase continentale del cammino sinodale, che inizia questo mese.