Il professore americano Joseph Weiler è intervenuto a un Forum Omnes, presentando il suo punto di vista sulla crisi spirituale in Europa. Ancora una volta, i nostri media hanno avuto l'opportunità di invitare un pensatore insignito del Premio Ratzinger, assegnato ogni anno dalla Fondazione che porta il nome del Papa emerito: in questo caso, il premio 2022, che il Santo Padre gli consegnerà a dicembre.
Si ricorderà che San Giovanni Paolo II aveva sottolineato l'opportunità di vedere l'Europa non come un'unità geografica, ma piuttosto come un'unità di vita. "un concetto prevalentemente culturale e storico, che caratterizza una realtà nata come continente anche grazie alla forza vincolante del cristianesimo". (Ecclesia in Europa, 108). E che Benedetto XVI, nel 2004, ha affermato che l'Europaproprio nell'ora del suo massimo successo". per aver esportato il suo modello politico, il suo sistema economico e il suo stile di vita in molti luoghi, "sembra essersi svuotata dentro, paralizzata in un certo senso da una crisi del suo sistema circolatorio, una crisi che mette a rischio la sua vita, dipendente, per così dire, dai trapianti, che non possono però eliminare la sua identità"..
Il Forum Omnes non richiedeva una trattazione dettagliata dell'argomento e il prof. Weiler ha solo riassunto le caratteristiche principali di questa crisi. Ha osservato che i principi politici basati sulla democrazia, sullo Stato di diritto e sui diritti umani restano indispensabili, ma devono riacquistare un contenuto che è stato loro sottratto, in un processo che va di pari passo con l'oblio o la negazione delle loro radici cristiane.
Joseph Weiler ha denunciato tre espressioni concrete di questo svuotamento: in primo luogo, la privatizzazione della fede, che viene relegata nel regno dell'intimità; in secondo luogo, una concezione della neutralità delle istituzioni pubbliche che è falsa, perché lascia spazio solo a una visione laicista; infine, una riduzione individualista dei diritti.
Poiché l'analisi si riferisce a una crisi spirituale, e non solo economica, politica o geopolitica, la proposta delineata dal Premio Ratzinger 2022 non pensa innanzitutto a un progetto di riforma delle leggi o delle istituzioni. Weiler ha difeso la validità di valori che vanno oltre la legge, come: la responsabilità personale; la capacità di cercare la pace anche sulla base del perdono e della riconciliazione (come hanno fatto i Paesi europei dopo la seconda guerra mondiale, quando hanno iniziato il processo di integrazione europea); la carità (in cui l'orizzonte cristiano è ancora più visibile), la generosità, l'iniziativa personale, ecc.
È facile trasporre queste considerazioni al di là del livello europeo, pensando a qualsiasi società democratica sviluppata; oppure ad aspetti non esplicitamente citati da Weiler: ad esempio, la diversità culturale e religiosa, oggi oggetto di particolare attenzione, su cui si è soffermato. Silvio Ferrari in una recente intervista a www.omnesmag.comL'Unione europea dovrebbe essere un elemento di arricchimento se non si limita ad aggiungere un altro principio vuoto o una scusa per emarginare una parte dei cittadini.