Non c'è una vera consapevolezza del pericolo delle sette. La dichiarazione dell'esperto di questa terribile realtà, Luis Santamaría, definisce, con grande sincerità, una situazione che richiede un rinnovato impegno nella formazione a tutti i livelli per evitare l'espansione di gruppi pseudo-religiosi.
Di tanto in tanto, è vero, e spesso a causa di notizie scabrose, la società si rende conto, temporaneamente, di cosa significhi entrare nell'inferno travestito da salvezza che sono le sette.
La nostra società, non possiamo negarlo, grida in silenzio per Dio e, allo stesso tempo, evita di trovarlo cadendo nelle reti di pratiche esotericheL'attuale fragilità e la mancanza di confini di Internet hanno fornito un terreno fertile per correnti spiritualiste e sette distruttive.
La Chiesa oggi ha due questioni fondamentali sul tavolo: la prima è la necessità imperativa di una formazione personale adulta seria e responsabile.
La fede ricevuta non è più sufficiente se non viene curata. "Molte persone, anche quando sono cresciute in un ambiente cristiano, ricorrono a tecniche e metodi di meditazione e preghiera che hanno origine in tradizioni religiose estranee al cristianesimo e al ricco patrimonio spirituale della Chiesa. In alcuni casi ciò si accompagna all'effettivo abbandono della fede cattolica, anche involontariamente", i vescovi spagnoli hanno ricordato nella nota dottrinale sulla preghiera cristiana La mia anima ha sete del Dio vivente, pubblicato nel 2019.
Riscoprire l'insondabile ricchezza della fede cattolica, della liturgia e soprattutto delle varie forme di preghiera che hanno reso santi attraverso i secoli e le culture rimane una sfida per ogni cattolico.
Accanto a questo ritorno alle radici della nostra fede, a questo rapporto personale con il Cristo vivente, la Chiesa deve tornare oggi, come nei primi secoli, al primo annuncio. Una missione che semina in terra straniera e che, soprattutto in Occidente, continua a riempire la bocca più delle azioni e dei progetti ecclesiali.
Dopo un anno dedicato alla preghiera e alla vigilia di un nuovo Giubileo universale, questi due assi possono essere la guida per una rinnovata azione missionaria personale e comunitaria.
Anche noi dovremo iniziare la conversazione con quei samaritani della vita che cercano, senza saperlo, la vera fonte di acqua viva, anche se i loro passi sono bruciati dai sentieri erranti di vuote spiritualità che feriscono il corpo e l'anima.
Perché la cura, il vero appagamento della sete dell'anima, viene solo da Cristo e attraverso di Lui.