"Funerali di Stato" dopo la Covid-19

Alcuni settori laicisti denunciano la celebrazione della Santa Messa dopo la covida con la presenza di autorità statali, regionali o comunali come una violazione del non confessionalismo.

30 luglio 2020-Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo mesi trascorsi al confino, nel dolore e nell'incertezza, stiamo ricordando i morti della pandemia in Spagna con eventi religiosi pubblici.

Per questo motivo, alcuni settori laicisti denunciano la celebrazione della Santa Messa in presenza di autorità statali, autonome o municipali come una violazione del carattere non confessionale prescritto dall'articolo 16.3 della Costituzione spagnola ("Nessuna denominazione avrà carattere statale"). Qual è la verità di questa affermazione?

 Come sempre, una riflessione giuridica pacata è molto attenta al contesto in cui le cose accadono. Ed è per questo che anche nei Paesi favorevoli al separatismo Stato-Chiesa (penso agli Stati Uniti dopo l'11 settembre) gli esperti capiscono che quando si verificano situazioni di crisi e tragedie di dimensioni nazionali e globali, le cerimonie religiose ufficiali possono essere ammesse come espressione di lutto e coesione nazionale.

Per esperienza in questo e in altri campi, mi sembra che la celebrazione di una Messa funebre per il defunto con la presenza (volontaria, ovviamente) delle autorità pubbliche sia perfettamente costituzionale se sono soddisfatte tre condizioni, che riassumo qui di seguito.

  • (1) Non compromettere o violare la fede dei cittadini appartenenti a confessioni religiose minoritarie.
  • 2) Che la partecipazione e/o lo svolgimento di questo atto religioso sono stati approvati democraticamente secondo la procedura legalmente stabilita.
  • 3) Infine, non si deve fare confusione tra funzioni religiose e funzioni statali, cioè l'atto religioso deve essere inteso come legato alle tradizioni e ai costumi della città, della regione o del Paese, e non direttamente allo Stato come se facesse parte delle sue competenze o azioni.

Inoltre, la creazione di le para-liturgie statali al di fuori della sfera religiosa - indipendentemente dalla loro saggezza - possono essere forme di "inversione di tendenza". possono essere forme di "confessionalismo alla rovescia", che la Costituzione, ovviamente, non consente, ovviamente, non ammette né l'uno né l'altro.

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