Spirito Santo, il "rivelatore" di Dio

Lo Spirito Santo, che è l'Amore di Dio, ci rivela Cristo, che è la manifestazione dell'Amore di Dio, ma non rivela se stesso.

14 giugno 2023-Tempo di lettura: 2 minuti
SPIRITO SANTO

Leggendo in questi giorni il Catechismo della Chiesa CattolicaNei punti che si riferiscono allo Spirito Santo, in preparazione alla solennità di Pentecoste, ho trovato, al punto 687, una considerazione che mi ha colpito molto. Il Catechismo dice, citando dal Vangelo di Giovanni, che "lo Spirito di verità che ci "rivela" Cristo "non parla di sé" (Gv 16,13).".

In effetti, lo Spirito Santo si nasconde, "non parla di sé". È un nascondimento così discreto che ci rivela com'è Dio, nella sua intimità. Ci rivela - potremmo dire - l'insondabile umiltà di Dio.

Lo Spirito ci fa conoscere l'intimo di Dio (cfr. 1 Cor 2,11): Dio Amore; ci rivela Cristo, che è la manifestazione dell'Amore di Dio, ma non rivela se stesso. "Non parla di sé". È l'umiltà di Dio (Gv 16,13).

Che "umiltà".che "occultamento"Lo rovescia sul popolo che si lascia invadere dalla sua presenza. Lo rovescia, soprattutto, in Gesù stesso, che è ".... umile di cuore!" (Mt 11,29). Lo inverte in Maria, che confessa in tutta verità che Dio "..." (Mt 11,29).ha posato lo sguardo sull'umiltà della sua serva" (Lc 1, 48).

La vera umiltà, che ci fa sperimentare che i nostri meriti sono doni di Dio, ci porta ad amare i nostri fratelli e sorelle; è la condizione per amare veramente come Dio ci ama. Senza questa umiltà di base non possiamo amare.

Senza questa umiltà diventiamo sempre più pieni di noi stessi. Ci gonfiamo nel nostro orgoglio e non siamo in grado di amare e servire.

Ma cosa devo fare perché lo Spirito Santo abiti in me; come posso essere sicuro che abiti con me se la sua presenza è così dolce e nascosta? L'evangelista Giovanni ci dice che la pietra di paragone, il diaspro utile per individuare le monete false, come facevano gli antichi mercanti e gioiellieri, è la fede in Cristo (cfr. Gv 14,17): credere in Cristo; amare Cristo; osservare il suo comandamento.

Lo Spirito Santo ama nascondersi e infatti si nasconde al mondo che "...".non può riceverlo, perché non lo vede e non lo conosce."(Gv 14,17), mentre chi crede veramente in Cristo e lo segue, lo conosce, conosce lo Spirito perché abita in lui.

La venuta dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste, in cui la Santissima Trinità si rivela pienamente, in cui il Regno annunciato da Cristo si apre all'umanità, raggiunge effettivamente tutti coloro che credono in Lui nell'umiltà della nostra carne e nella fede. Con la sua venuta, lo Spirito Santo porta il suo Regno, già posseduto ma non ancora pienamente manifestato.

La porta d'accesso è la fede in Cristo e l'umiltà. Lo Spirito Santo, attraverso il quale troviamo la vera fede, ci fa gridare: "...".Abba, Padre!" (Romani 8:15) e "Gesù è il Signore!" (1 Cor 12, 3).

L'autoreCelso Morga

Arcivescovo della diocesi di Mérida Badajoz

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