Ana e Gerardo hanno affrontato una difficile prova di infedeltà. Avevano portato la questione al divorzio. Il giorno in cui doveva essere apposta la firma finale, lei lo fece, ma lui si fermò. Qualcosa dentro di sé gli diceva che non avrebbe risolto nulla. Pensò ai suoi figli, rinunciò ai suoi criteri e in nome di Dio decise di non firmare: "Non voglio il divorzio", disse all'avvocato. Si alzò e uscì da lì deciso a lottare per l'unità della sua famiglia.
Ana era interiormente felice di questo gesto. Si rendeva conto che non voleva porre fine alla sua matrimonioVolevo solo porre fine ai loro problemi". Da allora, i due hanno ricominciato la loro relazione. Si sono perdonati a vicenda, hanno rinnovato la loro casa con la consapevolezza che solo Dio ci dà la capacità di amare veramente, di perdonare ciò che sembra imperdonabile, di morire a noi stessi per un bene più grande.
Oggi la famiglia di Gerardo e Ana serve il Signore, è testimone dei frutti del perdono e lo annuncia con entusiasmo.
L'insegnamento di Cristo
Perdonare non è umano, ma divino. Non è possibile per noi perdonare ciò che consideriamo imperdonabile. Nel profondo del nostro cuore sentiamo che non voglio, non è giusto, non me lo merito, perché io?
Solo Gesù Cristo parla di un perdono necessario per la vita. Nessun altro, nessun altro modo di pensare si avvicina al perdono come Lui. La nostra autentica ricerca della giustizia afferma: "chi fa, paga".
Ma Dio arriva sulla terra e le sue parole ci lasciano perplessi:
"Siate gentili e compassionevoli gli uni verso gli altri e perdonatevi a vicenda, come Dio vi ha perdonato in Cristo" (Ef 4,32).
"Se infatti perdonerete agli altri i loro debiti, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi" (Mt 6,14).
"Perciò dovete tollerarvi a vicenda e perdonarvi a vicenda se qualcuno ha da ridire su un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così anche voi dovete perdonare" (Col 3,13).
"Non giudicate e non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati. Perdonate e vi sarà perdonato" (Lc 6,37).
"Pietro venne da Gesù e gli chiese: "Signore, quante volte devo perdonare al mio fratello che pecca contro di me? Fino a sette volte?". -Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settantasette" (Mt 18,21-22).
Non vogliamo perdonare, ma ci rendiamo conto che è necessario. Pensate ai vostri figli che amate e non volete che soffrano. Improvvisamente sapete che è rinunciando a voi stessi che potete salvarli. Forse iniziate a capire che Dio ha fatto lo stesso per voi. "Se il chicco di grano non cade in terra e non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto" (Gv 12,24).
Oggi le case e i cuori si spezzano a causa dell'infedeltà. Se da un lato è necessario porre fine a questa piaga e vivere l'amore fedele, dall'altro è fondamentale rafforzare l'amore in famiglia attraverso il perdono cristiano, il vero perdono, quello che costruisce, che ricostruisce a partire dalla fede e che pone fine al male nell'unico modo possibile: nell'abbondanza del bene!