Un'opportunità per riparare e informare

L'autore riflette sul film Riflettoreche tratta degli abusi sessuali nella Chiesa. 

13 aprile 2016-Tempo di lettura: 2 minuti

L'11 febbraio il film è stato distribuito in Argentina Riflettore e i cinema furono invasi da un doloroso silenzio. Se da un lato mostrare il male che non siamo riusciti a prevenire fa male al cuore, dall'altro offre l'opportunità di riparare e informare. L'ultimo pannello, che mostra le città in cui sono state registrate denunce, include diverse città argentine. Il Profilo Giornale Ha ricordato cinque casi con condanne definitive: Sasso, Rossi, IlarazPardo e Grassi.

Qualche giorno dopo, Riflettore ha vinto l'Oscar come miglior film, e il produttore Michael Sugar ha interrogato il Papa ringraziandolo per il premio: "È tempo di proteggere i bambini e di ripristinare la fiducia".. La situazione era strana perché egli si riferiva alla questione come se stesse informando il Pontefice per la prima volta.

Come si spiega questo? Forse perché la critica sociale che ha avuto il suo culmine nel 2010 si è attenuata di fronte alla sequenza di buone misure adottate dalla Chiesa e all'emergere di casi riferiti a vari ambiti della società, il cui ultimo capitolo riguarda l'ONU. Questo ha rivelato l'esistenza di un problema per tutti e non solo per i cattolici. E quando i problemi sono di tutti, è più difficile riconoscerli e affrontarli.

È un dato di fatto che la reazione alla violenza nella sfera privata continua a essere tiepida. Per citare un solo dato, l'Osservatorio sulla violenza di genere della Provincia di Buenos Aires ha registrato 18.619 denunce di violenza domestica nel gennaio di quest'anno. Sorge allora una domanda inquietante: siamo complici di tutta questa violenza sociale nascosta, forse perché non vogliamo vederla?

Per tornare al punto, la questione degli abusi clericali era stata archiviata come una storia e ogni nuovo caso poteva essere interpretato nel quadro della politica di "tolleranza zero" iniziata da Giovanni Paolo II, promossa da Benedetto XVI e consolidata da Francesco. Ma il film e i suoi spin-off hanno riportato la questione nella conversazione pubblica e la responsabilità della Chiesa è stata nuovamente messa in discussione.

Offre l'opportunità di condividere nuovamente una narrazione che spiega la crisi, le sue cause e la potente risposta che ha posto la Chiesa in prima linea nella prevenzione e nell'assistenza alle vittime. Colpisce che a molti cattolici manchi ancora quel lavoro di sintesi - frutto di studio, riflessione e confronto - che è fondamentale in un mondo di consensi instabili, dati parziali e richieste permanenti. Per contribuire al dialogo sociale, la formazione non è sufficiente: è necessario essere informati e comunicare con qualità.

L'autoreOmnes

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