La storia della nostra vita

I racconti della Passione, Morte e Resurrezione del Signore sono stati venerati dalla Chiesa fin dalle sue origini. Sono, infatti, il cuore dei Vangeli.

15 aprile 2022-Tempo di lettura: 3 minuti
ecce homo

Due volte ogni Settimana Santa ascoltiamo le letture della Passione del Signore: una volta nella Messa della Domenica delle Palme - quest'anno è la versione di Luca, anche se si alterna con quelle di Matteo e Marco - e un'altra nella funzione del Venerdì Santo, in cui viene proclamato il Vangelo secondo Giovanni in forma fissa.

Perché tanta insistenza nel richiamare una storia già nota, la cui proclamazione a volte distrae o rende stanchi di stare in piedi a lungo? La verità è che i racconti della Passione, Morte e Resurrezione del Signore sono stati venerati dalla Chiesa fin dalle sue origini. Sono, infatti, il cuore dei Vangeli.

La grande coerenza delle quattro narrazioni indica un'attenzione particolare dei primi cristiani a sostenere questi testi perché siano ricordati, perché ciò che accadde in quella prima Settimana Santa a Gerusalemme non sia mai dimenticato.

Sono le storie a dare forma alla nostra vita. Sono stati i nostri genitori che, attraverso le storie di famiglia, ci hanno spiegato chi siamo. Con l'aiuto di storie, leggende e narrazioni, ci hanno insegnato a distinguere il bene dal male, a collocarci nella società e a comportarci correttamente.

Poi, sono stati i gusti personali o i capricci della vita a portarci da una storia all'altra, da un romanzo all'altro, da un film all'altro, da una serie all'altra, fino a diventare la persona che siamo oggi.

Saremmo stupiti se fossimo in grado di riconoscere l'influenza delle storie che leggiamo, ascoltiamo o vediamo in ogni nostro gesto, nelle nostre reazioni, nei nostri modelli di comportamento.

Ci sono giorni in cui ci si sente il Brutto Anatroccolo e altri in cui si pensa di essere James Bond; nello stesso giorno ci si sveglia con il desiderio di fare il bene di Don Chisciotte e si va a letto con il bene di Voldemort. Siamo personaggi incarnati, storie prodigiosamente reali. Il meraviglioso organo che ci dà la coscienza, il nostro cervello, ci racconta una storia di cui siamo i protagonisti e in cui si intersecano eroi e cattivi, avventure e disgrazie, commedie e drammi.

Se volete approfondire l'importanza delle storie per la vita ordinaria, vi consiglio di leggere il libro messaggio che Papa Francesco ha pubblicato in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2020. In questo testo, il Papa afferma che "non è un caso che i Vangeli siano racconti. Mentre ci informano su Gesù, "eseguono" Gesù per noi, ci conformano a lui: il Vangelo chiede al lettore di partecipare alla stessa fede per condividere la stessa vita". Altrove afferma che "la storia di Cristo non è patrimonio del passato, è la nostra storia, sempre presente" e che, "dopo che Dio si è fatto storia, ogni storia umana è, in qualche modo, storia divina". Nella storia di ogni uomo, il Padre rivede la storia di suo Figlio che è sceso sulla terra".

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Così, questa sera, quando nelle funzioni ascolteremo di nuovo la maestosa Passione secondo Giovanni, sarà emozionante scoprire noi stessi in ogni paragrafo di essa. Ci ritroveremo nel traditore Giuda, nel violento Pietro, negli ipocriti religiosi Anna e Caifa, nel mediocre Pilato, nella folla spietatamente odiosa, nei soldati approfittatori o nei discepoli vigliacchi - perché assenti -; ma anche in Maria, in Giovanni e nelle sante donne, nei caritatevoli Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, e soprattutto in Gesù: "Ecco l'uomo (Ecce homo)", profetizzerà Pilato senza saperlo. Ed è in Gesù, che si è consegnato per amore, livido, coronato di spine e vestito di porpora, come in una nuova creazione, che si rivela per la prima volta "l'uomo", il modo perfetto di essere uomini e donne a cui dobbiamo tendere. Con la nostra croce particolare sulle spalle, ascoltiamo con attenzione questa storia universale ed eterna, perché la storia di Dio fatto uomo è la storia della nostra vita.

L'autoreAntonio Moreno

Giornalista. Laurea in Scienze della Comunicazione e laurea in Scienze Religiose. Lavora nella Delegazione diocesana dei media di Malaga. I suoi numerosi "thread" su Twitter sulla fede e sulla vita quotidiana sono molto popolari.

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