Ci stiamo avvicinando alla conclusione del Anno della famiglia Amoris laetitia, promosso da Papa Francesco, che ha più volte sottolineato la necessità di essere vicini alle famiglie, in modo pratico e realistico, insomma di accompagnarle.
Si tratta di un compito urgente, perché i cambiamenti culturali degli ultimi decenni non sono andati di pari passo con un cambiamento nel modo di aiutare le famiglie, in linea con la loro mentalità e le loro nuove circostanze.
Fino a qualche anno fa credevamo che fosse sufficiente offrire alle famiglie una "formazione" per aiutarle: cioè dare loro idee su come la famiglia dovrebbe essere e come dovrebbe fare le cose, in uno stile che potremmo definire "direttivo", dimenticando che la formazione non è solo dare e ricevere informazioni, ma che richiede un'assunzione vitale di ciò che viene trasmesso.
La formazione in senso tradizionale è ancora necessaria, ma oggi non è sufficiente. Dobbiamo imparare ad allenarci in un altro modo, con un'altra metodologia e un altro stile, in accordo con la cultura in cui viviamo, che è cambiata radicalmente.
È necessario sviluppare un nuovo sguardo sulla "famiglia". Innanzitutto, è necessario partire dalla comprensione di come sono le "famiglie reali" e di cosa hanno bisogno, perché le "famiglie ideali" non esistono.
La proposta di famiglie accompagnatrici introduce due elementi che si discostano dall'atteggiamento prevalente nel lavoro con le famiglie.
Accompagnare significa "stare con qualcuno", camminare al suo fianco, affinché possa scoprire il proprio protagonismo e imparare il modo migliore per risolvere le difficoltà e i conflitti che ogni relazione personale porta con sé.
Accompagnare significa soprattutto stabilire un rapporto personale e, in quanto tale, si basa sulla fiducia: non possiamo imporla, ma possiamo offrire le condizioni per renderla possibile.
1° Workshop internazionale sull'accompagnamento familiare
Nel maggio 2022 si terrà a Barcellona il I Workshop internazionale sull'accompagnamento familiare (maggiori informazioni: https://workshopfamilia.uic.es), con l'obiettivo di offrire una formazione su cos'è e come si realizza questo accompagnamento delle famiglie da diversi ambiti (educativo, pastorale, da uffici professionali, reti sociali, ecc.
Il programma si propone di aiutare a capire come sono le famiglie oggi e come le famiglie possono essere accompagnate da diversi ambiti, con un carattere marcatamente pratico. Allo stesso tempo, il officina sarà un punto d'incontro per diffondere informazioni sulle iniziative di accompagnamento di successo già realizzate in diversi Paesi, per permettere a chi svolge questo compito di incontrarsi e per incoraggiare la creazione di nuove iniziative.
L'accompagnamento familiare non si riduce a una singola azione: è piuttosto un cambiamento di prospettiva di ampio respiro, che può essere applicato in molti modi e in molti contesti diversi. Poiché non esistono "famiglie perfette", in realtà tutti abbiamo bisogno di essere accompagnati. E tutti noi possiamo essere in qualche modo famiglie che accompagnano altre famiglie. Quindi, in un certo senso, tutti coloro che si preoccupano di aiutare le famiglie hanno un posto in questo officina
Professore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Internazionale della Catalogna e direttore dell'Istituto di Studi Superiori sulla Famiglia. Dirige la cattedra sulla solidarietà intergenerazionale nella famiglia (cattedra IsFamily Santander) e la cattedra sull'assistenza all'infanzia e le politiche familiari della Fondazione Joaquim Molins Figueras. È anche vicepreside della Facoltà di Giurisprudenza dell'UIC di Barcellona.