In alcune confraternite si organizzano attività o sessioni di formazione per i confratelli, raggruppandoli in base all'età, alla situazione familiare o ad altre circostanze personali: attività per i genitori, per gli anziani, per i bambini, per le sorelle (con il permesso delle femministe), per esempio; ma in tutte c'è di solito un gruppo a cui si dedica sempre un'attenzione particolare: i giovani, al punto che di solito sono costituiti come gruppo con un'entità e una denominazione propria, il Gruppo Giovani, e persino con un membro del Consiglio direttivo dedicato a questo gruppo.
È una buona pratica che porta frutti. Nel sud della Spagna, dove le confraternite sono più radicate, una percentuale significativa dei giovani che ogni anno entrano in seminario proviene dalle confraternite, ma è importante vigilare affinché i gruppi giovanili non si snaturino, o addirittura non siano fonte di problemi, e perdano il loro significato.
Una prima idea da tenere a mente: i giovani non sono un gruppo speciale, sono fratelli e sorelle come tutti gli altri; il fatto che siano oggetto di un'attenzione particolare per le loro potenzialità e la loro capacità di impegno generoso non è una scusa per attribuire loro lo status di una confraternita parallela, con dinamiche proprie in cui, peraltro, si replicano talvolta tutti i difetti dei partiti politici: piccoli intrighi nei corridoi, inciampi, critiche per cercare di eliminare i potenziali avversari e scalare i gradi in una immaginaria carriera di confraternita fino a raggiungere un posto nel Consiglio direttivo o, nel migliore dei casi, diventare Fratello maggiore, che realizzerebbe le loro aspirazioni.
Per alcuni, fare l'accolito alle funzioni liturgiche o portare il candeliere in processione è un buon inizio di carriera. Per non parlare della partecipazione, in rappresentanza della propria confraternita, alla processione di un'altra confraternita, portando un bastone! Al momento delle elezioni si muovono per cercare di indirizzare il maggior numero possibile di voti verso il "loro candidato".
In questo contesto, se il Consiglio di direzione non garantisce il corretto funzionamento del Gruppo Giovani, potrebbe diventare una Scuola del RancidoLe "cofrades", come vengono chiamate, adottano tutte le forme esteriori convenzionali e si occupano dell'accessorio, ma mancano di sostanza. Questo non è in linea con le virtù dei giovani: generosità, distacco, ideali, entusiasmo. Sono condannati alla mediocrità.
L'attività del Gruppo Giovani non deve limitarsi all'allestimento di altari di culto, a gare fraterne e ad altre attività più o meno divertenti. Deve essere un'occasione per incoraggiarli a volare alto, a essere liberi, a rischiare, a imparare ad amare la fratellanza, un amore che, come tutti gli amori nobili, ha bisogno di sentimento, ma anche di intelligenza e volontà. Far capire loro che non possono inserirsi efficacemente nella fratellanza, né nella società, senza altro equipaggiamento che i loro sentimenti e le loro (a volte sfortunate) esperienze di fratellanza. Il tempo trascorso nel Gruppo Giovani è una buona occasione per occuparsi della loro formazione, per attrezzare la loro intelligenza e rafforzare la loro volontà.
Ciò comporta l'elaborazione di un piano di formazione che comprende la conoscenza del Catechismo della Chiesa Cattolica; la promozione delle virtù umane: compagnia, lealtà, sincerità, fortezza, laboriosità, ...; l'educazione dell'affettività; la conoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa; la capacità critica. Oltre a incoraggiarli a frequentare i sacramenti, soprattutto la confessione e la comunione, e a confrontarsi con il Signore e sua Madre, attraverso le immagini titolari della confraternita e anche direttamente davanti al tabernacolo.
Portare ogni membro del Gruppo Giovani alla convinzione di essere "un pensiero di Dio, un battito del cuore di Dio". Avete un valore infinito per Dio" (San Giovanni Paolo II 23-09-2001). Incoraggiateli a "rischiare la vita per grandi ideali". Non siamo stati scelti dal Signore per fare piccole cose. Andare sempre oltre. Verso cose grandi", come Francesco ha incoraggiato i giovani (Francesco 28-04-2013).
Vale la pena di ripensare il Gruppo Giovani della fraternità affinché, senza perdere la sua freschezza e il suo entusiasmo, possa essere anche un'occasione di crescita interiore, che è il suo scopo.
Dottorato di ricerca in Amministrazione aziendale. Direttore dell'Instituto de Investigación Aplicada a la Pyme. Fratello maggiore (2017-2020) della Confraternita di Soledad de San Lorenzo, a Siviglia. Ha pubblicato diversi libri, monografie e articoli sulle confraternite.