Il club dei falliti

Leggendo le Scritture vediamo che gli uomini e le donne di Dio avevano più motivi per essere membri del club del fallimento che per essere oratori di TEDx.

20 luglio 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
stupido ovenja

Foto: Michael Matlon / Unsplash

Recentemente mi è stato raccontato un aneddoto curioso: una ragazza, buona cattolica, voleva a tutti i costi avvicinare il suo ragazzo alla fede, visto che lui è un non credente ma molto rispettoso.

Un giorno, alla fine della Messa, parlando con alcuni amici e con un sacerdote del gruppo giovanile a cui partecipa, ha commentato che aveva avuto l'idea di "portare" il suo ragazzo all'adorazione del Santissimo Sacramento, ma senza dirgli nulla. Gli diceva che andavano a prendere qualcosa che lei non poteva portare da sola e quindi lo accompagnava... la sua intenzione non era buona, era meravigliosa. "Sono sicuro che si convertirà", ha detto, al che il sacerdote ha risposto: "oppure no".

Questa ragazza si è poi resa conto che era ridicolo imporre il momento della conversione del suo ragazzo, a maggior ragione, con una bugia nel mezzo.... Se mi chiedete se andò o meno al culto, sì, lo fece... ma non ci fu alcuna conversione miracolosa... per il momento.

Con le migliori intenzioni, non ho dubbi, spesso possiamo agire in questo modo: cercando di stabilire i tempi e i modi di Dio, senza tenere conto del bene più importante in questo "business": la libertà di ciascuno di noi. Per la maggior parte di noi, il Signore non ci chiama ad essere allenatori del cattolicesimo, uomini e donne di fede di successo, il cui amore per Dio si misura nel prezzo di coloro che si convertono grazie alle nostre meravigliose vie, parole e idee. No.

È vero che, soprattutto nella nostra società "bella, ricca e famosa", non sembra particolarmente piacevole lavorare sodo senza avere qualcosa da mostrare su Instagram della nostra vita di fede. Cadiamo nello scoraggiamento interiore, mentre guardiamo gli altri che si scattano selfie in ambienti "ricchi di latte e miele". Ma le cose stanno così. Basta scorrere le Sacre Scritture per vedere che gli uomini di Dio, i profeti, gli apostoli avevano più motivi per essere membri del club dei falliti che per essere oratori TEDx che parlano delle loro imprese. E la salvezza è stata fatta così, con pietre angolari scartate, con fallimenti a metà, con coloro che hanno messo in campo tutti i loro mezzi per portare Dio agli uomini, ma che forse sono morti senza vedere nemmeno mezzo muro della terra promessa.

Dio ci chiede fare ogni sforzoIl Signore ci chiede di invitare il nostro fidanzato o la nostra fidanzata all'adorazione del Santissimo Sacramento, ma soprattutto di pregare per lui o per lei in ogni nostro incontro con il Signore, anche se siamo stati mandati in quel luogo maleodorante dove tutti conosciamo molte persone. Mettete in atto i mezzi tenendo presente che il fine non è quello di far assaporare il successo a voi e a me.

Non c'è niente di meno evangelico della "Teologia del merito": se faccio bene Dio mi ricompenserà con dei frutti, se non vedo frutti allora stiamo facendo male.

Ovviamente, quando facciamo il nostro lavoro per amore di Dio, beh, con dedizione, i frutti arriveranno, prima o poi. Come ci dicevano sempre all'università: "Una buona sceneggiatura può fare un brutto film, ma con una cattiva sceneggiatura non si potrà mai fare un buon film". La nostra scrittura sarà buona se non è firmata da noi ma da Dio stesso, forse per questo non ha molto senso imporre le forme o i tempi a Colui che è il Padrone del tempo. Si tratta di usare i mezzi umani come se non ci fossero quelli soprannaturali e, allo stesso tempo, di invocare Dio con tutto il cuore, come se non ci fossero mezzi umani.

L'autoreMaria José Atienza

Direttore di Omnes. Laureata in Comunicazione, ha più di 15 anni di esperienza nella comunicazione ecclesiale. Ha collaborato con media come COPE e RNE.

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