L'autore riflette sulla posizione di alcune persone nel mondo digitale. Su come questi utenti siano "bloccati" in un unico modo di pensare e non vogliano riflettere su altri modi di vedere il mondo.
Álvaro Sánchez León - Giornalista
@asanleo
Caro amico, non si va oltre le copertine dei libri:
Mi fa piacere sentirti di tanto in tanto, anche se torni con il pallino della tua sordità carico. Come stai? Sei ancora così a tuo agio nel passato tra nostalgie e desideri che stravolgono i tuoi gesti in grigio? Osate scoprire la bellezza del nostro tempo, camminare per le stesse strade di tutti gli altri, guarire da quell'allergia alla realtà e da quella paura di futuri che non sono come dicono i vostri manuali scolastici.
Mi ricordo spesso di lei quando leggo i commenti sulla stampa digitale. Ti immagino mascherato dietro uno pseudonimo a versare benzina.
Sai, c'è un mondo così eccitante al di fuori dei tuoi schemi che mi dispiace che tu te lo stia perdendo. Dopotutto, siamo amici e preferirei non avere amici amareggiati dall'impossibilità di salvare il pianeta da tutti i mali contro cui combatte il vostro armadietto dei medicinali. Tu sai dove sto andando e io so da dove vieni.
A volte mi chiedo se le tappe precedenti della sua biografia fossero così costrittive o se non le avesse capite bene. Ne parleremo davanti a un drink, se non le dispiace mettere un gin tonic tra i nostri modi di pensare.
Vede ancora ogni novità come una provocazione? Ha ancora questa ossessione di leggere solo persone che la pensano come lei? Forse il vostro mondo è più Matrix di quanto pensiate quando guardate fuori dalla finestra tra le tende del vostro pessimismo maturo e demoralizzante.
Ho sentito l'ironia con cui comunica con il mondo. Ha pensato di scrivere un libro di auto-aiuto per tirarci tutti fuori dalla fossa di questo ottimismo adolescenziale che lei giudica una frivola filosofia di evasione?
Quante persone avete mandato al muro oggi? Continuate a governare la nave con il telecomando della vostra fragile responsabilità?
Non ti biasimo. Ti capisco. È per questo che vi scrivo.
Ci vediamo quando vuoi. Un grande abbraccio e buona primavera, amica mia.