Abusi sui minori

In questi giorni i media ci hanno informato dell'iniziativa di alcuni partiti politici affinché il Congresso dei Deputati esamini gli abusi sui minori all'interno della Chiesa cattolica. Alla fine, sembra che sarà il Mediatore a condurre l'indagine.

10 febbraio 2022-Tempo di lettura: 2 minuti
minori

Tutti i cattolici sono addolorati nell'anima per questi atti, che sono gravi crimini davanti a Dio e sono anche gravi crimini davanti all'umanità, lasciando segni negativi indelebili su coloro che ne sono le vittime: "Chiunque accolga uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me. Ma chi scandalizza uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli appendano al collo una di quelle macine che muovono gli asini e lo facciano sprofondare nel profondo del mare". (Mt 18,5-6).

I vescovi spagnoli, in comunione con il Santo Padre e con tutta la Chiesa universale, si impegnano a sradicare, per quanto possibile, questo comportamento assolutamente inaccettabile in tutti gli ambiti della società e, ancor più, nella Chiesa.

Soprattutto negli ultimi anni, la Sede Apostolica ha chiesto pubblicamente perdono in diverse occasioni e si è fortemente impegnata a far luce su quanto accaduto e a rendere prioritaria la riparazione delle vittime.

Così, Papa Giovanni Paolo II ha pubblicato, nel 2001, il motu proprio ".Sacramentorum sanctitatis tutela"A ciò ha fatto seguito, ai tempi di Papa Francesco, la riforma del Libro VI (quello delle pene) del Codice di Diritto Canonico e, nel 2019, ancora un motu proprio di Papa Francesco dal titolo "Vos estis lux mundi" (Voi siete la luce del mondo).

La Conferenza episcopale spagnola, da parte sua, ha sottoposto all'approvazione di Roma un decreto generale molto ampio e dettagliato su come affrontare gli abusi nella Chiesa, di cui attendiamo l'approvazione.

Ogni diocesi ha istituito un Ufficio per la protezione dei minori e la prevenzione degli abusi per ricevere le denunce, accompagnare e assistere le vittime come passo preliminare al trattamento legale penale, se appropriato.

L'iniziativa di questi partiti politici di far esaminare al Congresso i casi di abuso nella Chiesa non deve essere interpretata come se i vescovi non facessero nulla, né fossero interessati a chiarire i casi di abuso, né al dolore delle vittime.

Non è questo il caso.

Alla Conferenza episcopale non è sembrato opportuno creare una Commissione nazionale per esaminare i casi di abuso commessi, come, ad esempio, ha fatto la Conferenza episcopale francese, perché è sembrato un percorso che non risolve il problema. Queste iniziative portano alla luce un numero assoluto di casi, che in seguito ricevono critiche fondate sulla loro accuratezza statistica, perché è oggettivamente difficile, su un periodo di tempo così lungo, essere precisi.

Finora, la Conferenza episcopale spagnola ha ritenuto più efficace ed equo studiare i casi caso per caso, compresi quelli passati, ma con garanzie procedurali e un atteggiamento di aiuto sincero e cristiano alle vittime, cercando con tutti i mezzi di riparare il danno, per quanto possibile.

Forse in passato non abbiamo tenuto sufficientemente conto, né nella Chiesa né nella società in generale, dell'enorme gravità di questi eventi, che sono peraltro legati alla nostra condizione umana, impegnata in una lotta senza fine contro ciò che è indegno di un essere umano. È ora di reagire e di fare tutto il possibile per porre fine, per quanto possibile, a questi eventi deplorevoli.

Noi nella Chiesa siamo sinceramente impegnati in questo senso e il Signore ci aiuterà.

L'autoreCelso Morga

Arcivescovo della diocesi di Mérida Badajoz

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