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De cosa si è discusso nel concistoro dei cardinali

Il concetto di sinodalità e il ruolo dei laici nella Chiesa sono stati i due temi che hanno caratterizzato l'incontro del cardinale il 29 e 30 agosto a Roma.

Stefano Grossi Gondi-12 settembre 2022-Tempo di lettura: 3 minuti

Testo originale dell'articolo in inglese qui

La Chiesa si è incontrata con il Papa a Roma per discutere del futuro, durante quattro intensi giorni di lavoro. Sabato 27 agosto, prima del Concistoro, si è svolta la cerimonia di nomina ufficiale di 20 nuovi cardinali provenienti da tutto il mondo. Successivamente, il 29 e il 30, circa 200 cardinali si sono riuniti a porte chiuse per discutere di alcuni aspetti del progetto. "Praedicate Evangelium", la Costituzione Apostolica in vigore dal giugno scorso.
Poiché l'intero Collegio Cardinalizio è composto da 227 persone, in questa occasione ha partecipato una grande maggioranza, molto rappresentativa della comunità ecclesiale.

L'omelia di apertura

Nel suo discorso di apertura, Papa Francesco ha parlato ai presenti del fuoco che Gesù è venuto a "diffondere sulla terra", il fuoco che lo Spirito Santo accende anche nei cuori, nelle mani e nei piedi di coloro che lo seguono. Un fuoco che può essere potente o forte, in cui si manifesta un particolare stile di Dio, quando comunica con gentilezza, con fedeltà, con vicinanza e dolcezza.

"Il doppio modo di descrivere il fuoco ci ricorda" - ha detto Francesco - "che l'uomo di zelo apostolico è animato dal fuoco dello Spirito per affrontare con coraggio sia le grandi che le piccole cose".

Con queste parole introduttive, il Papa ha in qualche modo incoraggiato i partecipanti al Concistoro ad affrontare i temi in discussione con spirito coraggioso.

In che consiste la sinodalità

Due sono i timori che sono emersi con maggior forza nell'incontro centrale: capire cosa sia la sinodalità e chiarire le circostanze in cui i laici possono guidare un dicastero. Sulla prima questione, alcune istituzioni hanno notato che la sinodalità è un argomento serio, suggerendo soprattutto che "il sinodo è fatto dai fedeli".

Altri presbiteri hanno espresso varie perplessità sull'uso improprio del termine "sinodalità", che oggi verrebbe usato per indicare tutto, anche cose che avrebbero più a che fare con la comunione che con la sinodalità come è sempre stata intesa.

Il ruolo dei laici

L'altra questione affrontata riguardava i laici. Si nota che la nuova costituzione chiede una maggiore partecipazione dei laici alle strutture del vertice, ma senza approfondire la questione. In più di un gruppo di lavoro è stato proposto di enumerare i dettami che possono essere prescritti da un laico, senza lasciare tutto in una generica incertezza.

Sulla base della prima giornata del Concistoro, alcuni cardinali hanno avanzato l'idea di definire la fonte della giurisdizione a livello dottrinale: è il sacramento dell'Ordine o il potere supremo del Papa? Non si tratta di discussioni casuali, quindi nel prossimo futuro sarà necessario fare chiarezza.

Nelle discussioni si nota che sta emergendo l'attenzione a rendere "più missionario" il ruolo della comunità cristiana e ad aprire le porte a una maggiore presenza di laici e donne, anche attraverso incontri e discussioni più frequenti.

Secondo giorno di coscienza

La seconda giornata di incontri ha confermato la centralità del tema del laicismo, che è evidentemente un tema importante nell'evoluzione della Chiesa. Prendendo come riferimento il "Praedicate Evangelium", i cardinali presenti hanno discusso in gruppi linguistici, dove sono state avanzate proposte, per poi riunirsi in sessione plenaria.

Il tema più sentito è stato quello dei laici, facendo riferimento a quanto affermato nel "Praedicate Evangelium", ovvero che "ogni cristiano, in virtù del Santissimo Sacramento, è discepolo-missionario nella misura in cui ha trovato l'amore di Dio in Cristo Gesù". Questo, quindi, deve prevedere la partecipazione dei laici anche nelle funzioni di governo e di responsabilità.

Successivamente, è stata ribadita l'idea che "ci sono dicasteri in cui è conveniente avere al timone delle responsabilità laiche". L'affermazione dei laici e del loro ruolo per alcuni è legata allo sviluppo dello spirito missionario, ritenendo che "prima o poi si arriverà a una coscienza diversa, dove tutto è missionario, compresi gli uffici di Curia, che possono sembrare paradossali" (card. Paolo Lojudice).

Bilancio

Il cardinale arcivescovo di New York, Timothy Dolan, ha concluso la sua partecipazione parlando di un incontro "straordinariamente edificante".
"Abbiamo parlato da amici, da fratelli, con immensa carità e profondo amore per la Chiesa, di questioni molto concrete", ha detto il cardinale. "Sono contento che sia successo. Lo aspettavo con impazienza".

Papa Francesco ha concluso l'incontro con una Santa Messa. Nella sua omelia è sembrato fare riferimento ad alcune delle questioni sopra menzionate per il futuro della Chiesa. "Se, insieme ai discepoli, rispondiamo alla chiamata del Signore e andiamo in Galilea, sul monte da Lui indicato, sperimentiamo un nuovo stupore. Questa volta, ciò che ci delizia non è il progetto di salvezza in sé, ma il fatto - ancora più sorprendente - che Dio ci coinvolge nel suo progetto: è la realtà della missione degli apostoli con Cristo risorto... Le parole del Risorto hanno ancora il potere di commuovere i nostri cuori a duemila anni di distanza. L'insondabile decisione divina di evangelizzare il mondo partendo da quello sparuto gruppo di discepoli, che - come nota l'evangelista - ancora esitavano, non sembra mai stupirci. Ma, a ben vedere, lo stupore che ci travolge non è diverso se guardiamo a noi, qui riuniti oggi, ai quali il Signore ha ripetuto quelle stesse parole, quella stessa missione".

L'autoreStefano Grossi Gondi

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