Vaticano

"Fedeltà creativa", la richiesta di Papa Francesco ai nuovi cardinali

Papa Francesco ha detto oggi a San Pietro, in occasione del concistoro per la creazione di 21 nuovi cardinali della Chiesa cattolica, che "la Pentecoste - come il battesimo di ciascuno di noi - non è un evento del passato, e che "la Chiesa - e ciascuno dei suoi membri - vive di questo mistero sempre presente". Ha anche paragonato il Collegio cardinalizio a una "orchestra sinfonica e sinodale".

Francisco Otamendi-30 settembre 2023-Tempo di lettura: 4 minuti
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I nuovi cardinali recitano la professione di fede e promettono obbedienza al Papa prima di ricevere il cardinalato. ©CNS photo/Vatican Media

Nel nono concistoro pubblico di Papa Francesco, tenutosi in una giornata di sole nell'atrio della Basilica di San Pietro a Roma, che ha portato il numero dei cardinali a 242, di cui 137 saranno elettori in un futuro conclave, il Santo Padre ha riflettuto sull'attuale situazione della Pentecoste nella Chiesa, nel contesto del prossimo Sinodo che inizierà il 4 ottobre. 

La cerimonia di consegna della berretta cardinalizia alla 21 nuovi cardinaliAlla cerimonia, di cui 18 sotto gli 80 anni e quindi già elettori, iniziata alle 10 del mattino, hanno partecipato autorità, diplomatici, cardinali, arcivescovi, vescovi, sacerdoti e religiosi di tutto il mondo, oltre a numerosi fedeli provenienti dai Paesi di origine dei nuovi cardinali. 

Dopo la lettura del brano degli Atti degli Apostoli (12,1-11), scelto dal Papa, il Romano Pontefice ha dichiarato che "la Pentecoste - come il battesimo di ciascuno di noi - non è un evento del passato, ma un atto creativo che Dio rinnova continuamente. La Chiesa - e ciascuno dei suoi membri - vive di questo mistero sempre presente. Non vive "di rendita", no, né di un patrimonio archeologico, per quanto prezioso e nobile possa essere. La Chiesa - e ogni battezzato - vive del presente di Dio, attraverso l'azione dello Spirito Santo. Anche l'atto che stiamo compiendo qui ora ha senso se lo viviamo in questa prospettiva di fede".

Vocazione e missione

"E oggi, alla luce della Parola, possiamo comprendere questa realtà: voi, nuovi Cardinali, siete venuti da diverse parti del mondo e lo stesso Spirito Santo che ha reso feconda l'evangelizzazione dei vostri popoli rinnova ora in voi la vostra vocazione e missione nella Chiesa e per la Chiesa", ha sottolineato il Santo Padre.

Poco prima, Francesco aveva sottolineato loro: "Non dimenticate questo: la fede si tramanda in dialetto, dalle madri e dalle nonne. Infatti, siamo evangelizzatori nella misura in cui conserviamo nel cuore la meraviglia e la gratitudine di essere stati evangelizzati; anzi, di essere evangelizzati, perché in realtà è un dono sempre presente, che va continuamente rinnovato nella memoria e nella fede. Evangelizzatori che sono evangelizzati e non funzionari".

Sinfonia e sinodalità della Chiesa

Da questa riflessione, "vorrei semplicemente trarre una conseguenza per voi, fratelli cardinali, e per il vostro Collegio", ha proseguito il Papa. "E vorrei esprimerla con un'immagine, quella dell'orchestra.

"Il Collegio Cardinalizio è chiamato ad essere come un'orchestra sinfonica, che rappresenta la sinfonia e la sinodalità della Chiesa. Dico "sinodalità" non solo perché siamo alla vigilia della prima Assemblea del Sinodo che ha proprio questo tema, ma perché mi sembra che la metafora dell'orchestra possa illuminare bene il carattere sinodale della Chiesa".

Ascolto reciproco e fedeltà creativa

Una sinfonia prende vita dalla sapiente composizione dei suoni dei diversi strumenti, ha osservato il Papa. "Ognuno dà il suo contributo, a volte da solo, a volte insieme a un altro, a volte con tutto l'insieme. La diversità è necessaria, è indispensabile. Ma ogni suono deve contribuire al progetto comune". 

"E per questo l'ascolto reciproco è fondamentale. Ogni musicista deve ascoltare gli altri. Se uno ascolta solo se stesso, per quanto sublime possa essere il suo suono, non gioverà alla sinfonia; e sarebbe lo stesso se una sezione dell'orchestra non ascoltasse le altre, ma suonasse come se fosse sola, come se fosse il tutto". 

"Il direttore d'orchestra è al servizio di questa sorta di miracolo che ogni esecuzione di una sinfonia rappresenta. Deve ascoltare più di tutti gli altri", ha aggiunto Papa Francesco, "e allo stesso tempo il suo compito è quello di aiutare ciascuno e tutta l'orchestra a sviluppare al massimo la sua fedeltà creativa, fedeltà all'opera che si sta eseguendo, ma creativa, capace di dare un'anima a quella partitura, di farla suonare nel qui e ora in modo unico".

Spirito Santo, maestro del camminare insieme

Il Santo Padre ha poi affermato che "è bene che riflettiamo sull'immagine dell'orchestra, per imparare sempre meglio ad essere una Chiesa sinfonica e sinodale. Lo propongo in particolare a voi, membri del Collegio Cardinalizio, nella confortante fiducia di avere come maestro - protagonista - lo Spirito Santo: maestro interiore di ciascuno di noi e maestro del nostro cammino insieme".

"Egli crea varietà e unità, è l'armonia stessa". San Basilio cerca una sintesi quando dice: "Ipse harmonia est", Lui è l'armonia stessa. Ci affidiamo alla sua guida dolce e forte, e alla sollecita protezione della Vergine Maria", ha concluso il Papa.

I nuovi cardinali

I 21 neo-cardinali che questa mattina hanno ricevuto da Papa Francesco l'imposizione della berretta, la consegna dell'anello e l'assegnazione del titolo o del diaconato sono: 

- Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi; 

- Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali; 

- Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede; 

- Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico; 

- Christophe Louis Yves Georges Pierre, nunzio apostolico; 

- S.B. Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Patriarca latino di Gerusalemme; 

- Stephen Brislin, arcivescovo di Città del Capo (Kaapstad); 

- Ángel Sixto Rossi, S.I., arcivescovo di Córdoba (Argentina);

- Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotà; 

- Grzegorz Ryś, arcivescovo di Łódź; 

- Stephen Ameyu Martin Mulla, arcivescovo di Juba; 

- José Cobo Cano, arcivescovo di Madrid; 

- Protase Rugambwa, arcivescovo coadiutore di Tabora; 

- Sebastian Francis, vescovo di Penang; 

- Stephen Chow Sau-yan, S.I., vescovo di Hong Kong; 

- François-Xavier Bustillo, O.F.M. Conv., vescovo di Ajaccio; 

- Américo Manuel Alves Aguiar, vescovo ausiliare di Lisbona; 

- Ángel Fernández Artime, S.D.B., Rettore Maggiore dei Salesiani; 

- Agostino Marchetto, Nunzio Apostolico; 

- Diego Rafael Padrón Sánchez, arcivescovo emerito di Cumaná; 

- Luis Pascual Dri, O.F.M. Cap., Confessore del Santuario della Madonna di Pompei,

Buenos Aires (che non ha potuto essere presente alla cerimonia).

All'inizio della celebrazione, il primo dei nuovi cardinali, Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi, ha rivolto un discorso di omaggio e ringraziamento al Papa a nome di tutti. 

L'autoreFrancisco Otamendi

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