Evangelizzazione

Perché la liturgia celebra San Giovanni Paolo II il 22 ottobre?

La Chiesa celebra la memoria di San Giovanni Paolo II il 22 ottobre, perché in quel giorno si celebrò la Messa solenne di inizio pontificato (1978-2005). Papa Wojtyla è stato il terzo pastore più longevo della storia (26 anni e cinque mesi), ha viaggiato in 129 Paesi, ha scritto 14 encicliche e ha accompagnato la Chiesa nel terzo millennio.

Francisco Otamendi-22 ottobre 2025-Tempo di lettura: 2 minuti
San Giovanni Paolo II benedice un bambino.

San Giovanni Paolo II benedice un bambino il 13 gennaio 2002 (foto OSV News by Catholic Press Photo).

Il Papa polacco ha celebrato la Messa inaugurale del suo pontificato il 22 ottobre, dopo essere stato eletto Successore di Pietro il 16 dello stesso mese. Per questo motivo la liturgia lo celebra in questo giorno. Pronunciò subito una frase che divenne emblematica: "Non abbiate paura! Spalancate le porte a Cristo".

È stato canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco insieme a San Giovanni XXIII, e nello stesso anno la sua memoria è stata ufficialmente inserita nel Calendario Romano Generale per il 22 ottobre. 

Il giorno dei quattro Papi

La canonizzazione congiunta è stata un atto simbolico senza precedenti che alcuni hanno definito "il giorno dei quattro papi". Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sono stati canonizzati da Papa Francesco e ha partecipato anche il Papa emerito Benedetto XVI, che aveva beatificato Giovanni Paolo II.

Secondo gli analisti vaticani, la canonizzazione congiunta dei due papi è stato un gesto di unità di valore simbolico, poiché entrambi i papi godevano già di una grande venerazione popolare prima di essere canonizzati. Molti fedeli hanno chiesto un "santo improvviso" dopo la morte di Giovanni Paolo II nel 2005, e Giovanni XXIII è stato chiamato "il papa buono".

San Giovanni Paolo II è stato il primo papa non italiano in 455 anni, dai tempi di Adriano VI, il primo papa polacco della storia e anche il primo papa proveniente da un Paese di lingua slava. 

Alcuni temi centrali

Tra i temi centrali del suo pontificare e il suo eredità Cristo come centro dell'uomo e della storia (Redemptor hominis, 1979). La difesa della dignità della persona umana, dal concepimento alla morte naturale, e la lotta contro le ideologie riduttive dell'essere umano, Diritti umani. L'insegnamento sull'amore e la sessualità umana (Teologia del corpo). Dialogo con il mondo e con le altre religioni. Giovani e speranza, con le Giornate Mondiali della Gioventù (GMG) per avvicinare i giovani a Cristo e alla Chiesa. Maria, modello di fede, Totus tuus. Fede ragionevole e coerente (Fides et Ratio).

L'autoreFrancisco Otamendi

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