Letture della domenica

"Siamo tutti su quella barca". 3a domenica di Pasqua

Andrea Mardegan commenta le letture della terza domenica di Pasqua e Luis Herrera tiene una breve omelia video. 

Andrea Mardegan-28 aprile 2022-Tempo di lettura: 2 minuti
terza domenica di Pasqua

La miracolosa cattura dei pesci nel Vangelo di Giovanni avviene dopo la risurrezione. È un episodio di vita quotidiana e del lavoro dei discepoli per il loro sostentamento, con significati simbolici. Sono sette, un numero perfetto che può alludere alla pienezza della Chiesa. Simon Pietro guida questi pescatori come guida la Chiesa e prende l'iniziativa della pesca, immagine dell'evangelizzazione del mondo. C'è Tommaso, che ha compiuto il più bel gesto di fede alla fine del Vangelo. "Mio Signore e mio Dioe Nathanael che l'ha fatto all'inizio: "Rabbì, tu sei il Figlio di Dio".. Ci sono i figli di Zebedeo e altri due: ci siamo tutti.

Gesù dalla riva guarda alla nostra vita con gentilezza e interesse concreto: hai qualcosa da mangiare? È così che guarda la Chiesa ogni giorno. Il miracolo della pesca dice al discepolo amato che "... ha qualcosa da mangiare".è il Signore". sulla riva del mare: i fatti della grazia muovono alla fede. Pietro si getta nudo nell'acqua: come morire e rinascere nelle acque del battesimo. Con la forza della grazia e l'incontro con Gesù, Pietro riesce a tirare fuori dalla barca i 153 pesci che poco prima erano stati portati a riva con difficoltà. Prima contava i pesci per raccontare l'impresa, ora lo fa per testimoniare il miracolo. La rete è la comunione della Chiesa. Contare i pesci uno per uno è il lavoro di accogliere e trattare ciascuno secondo la sua diversa personalità e vocazione. Nello stesso senso Gesù parla a Pietro della cura degli agnelli e delle pecore; ha già parlato loro dell'unico gregge. 

Alla domanda: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu più di questi? Pietro non osa rispondere "ti amo" e nemmeno "più di questi". L'esperienza della negazione dopo aver promesso "¡Darò la mia vita per te!".È umile. Ha visto il discepolo amato appoggiarsi al petto di Gesù e forte sotto la croce: non osa più pensare di avere più fede e più amore degli altri. Lui risponde: "Sì, Signore, tu sai che ti amo". E nelle domande successive Gesù si adatta a lui. Nella seconda domanda non si confronta più con gli altri, ma continua a chiedergli: "Mi ami? Pietro non osa ancora: "Sì, Signore, tu sai che ti amo". Gesù si avvicina alla terza domanda:¿mi ami? Pietro capisce che lo sta accompagnando in un viaggio per cancellare i tre rinnegamenti. E lui gli risponde con fiducia: "Signore, tu sai tutto, sai che ti amo".. Le azioni che Gesù chiede come conseguenza di questo amore sono sempre quelle di nutrire le sue pecore. Con il cibo giusto, scelse il pane, il pesce e i carboni giusti per i suoi discepoli. Pietro non oserebbe dire come prima della passione, confidando nelle proprie forze: "Ti seguiròé ovunque tu vada".. Allora Gesù può dirglielo: "Seguimi".

Omelia sulle letture della III domenica di Pasqua

Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliauna breve riflessione di un minuto per queste letture.

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