Letture della domenica

"L'abitazione dello Spirito Santo". 6a domenica di Pasqua

Andrea Mardegan commenta le letture della sesta domenica del Tempo Ordinario e Luis Herrera tiene una breve omelia video. 

Andrea Mardegan-19 maggio 2022-Tempo di lettura: 2 minuti
Letture della domenica

Gesù, nel Vangelo di Giovanni, ci ha già parlato di come il Padre lo ama. Nell'ultima cena parla anche del nostro amore per lui, ma non lo impone come nuovo comandamento, lo cita come possibilità: "Se qualcuno mi ama"..

Come condizione per l'inizio di un cammino che porti a osservare la sua parola e a ricevere la grande promessa: diventare il luogo in cui il Padre e il Figlio si amano e quindi la dimora dello Spirito Santo.

L'autore dell'Apocalisse dice che nella nuova Gerusalemme non ha visto alcun tempio: Dio è tutto in tutti. Perché è nel cuore dell'uomo che desidera abitare. Egli sta alla porta e bussa; se gli apriamo, amandolo, entrerà e cenerà con noi e noi con lui.

Questa è l'unica volta in cui Gesù dice esplicitamente che il Paraclito è lo Spirito Santo, che è lo Spirito Santo, che è colui che "insegnerà tutto". Gesù non ha detto tutto, anzi, ha detto poco, quello che noi siamo in grado di capire, e del resto lo Spirito Santo deve ricordarcelo.

Gli Atti degli Apostoli ci parlano del primo concilio di Gerusalemme e della sua "lunga discussione", perché i cristiani giudaizzanti volevano imporre la circoncisione ai convertiti pagani.

Un problema nuovo che Gesù non ha menzionato perché non esisteva ancora, né ha voluto anticiparlo, come, oltre alle persecuzioni, con gli innumerevoli problemi che si presentano nel corso della storia della Chiesa e del mondo, e che la Chiesa è chiamata ad affrontare. 

Gesù aveva un'umiltà infinita: voleva scomparire per lasciare la sua Chiesa e le sue pecore, con una fiducia smisurata, nelle mani dei suoi apostoli, deboli, fragili, peccatori.

Dopo aver ascoltato Pietro, Paolo e Barnaba, Giacomo, il vescovo di Gerusalemme, propose la sua mediazione e suggerì ai pagani convertiti di seguire alcune prescrizioni rituali per evitare che i cristiani provenienti dal giudaismo entrassero nel timore dell'impurità legale quando erano con loro.

La lettera inviata a tutte le comunità, il primo documento ufficiale del Magistero della Chiesa, afferma: "Noi e lo Spirito Santo abbiamo deciso di non imporvi più pesi del necessario".e citano quattro aspetti, tra i tanti che causano l'impurità legale secondo il Levitico, che consigliava di evitare. Hanno sperimentato lo Spirito Santo che insegna loro tutto e li guida anche nelle decisioni prudenziali.

Davvero Gesù può darci la sua pace di fronte ai problemi che ci affliggono e alla sua apparente assenza o lontananza. Perché davvero lo Spirito Santo è con noi e ci insegna tutto, ci ricorda le parole di Gesù e ci aiuta a capirle, a poco a poco. E perché Gesù va in cielo in obbedienza al Padre e perché tornerà. 

Omelia sulle letture della sesta domenica di Pasqua

Il sacerdote Luis Herrera Campo offre il suo nanomiliauna breve riflessione di un minuto per queste letture.

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