Vaticano

I fedeli potranno ottenere l'indulgenza plenaria per tutto il mese di novembre

Maria José Atienza-23 ottobre 2020-Tempo di lettura: 3 minuti

Questo decreto stabilisce che le indulgenze plenarie per i fedeli defunti saranno prolungate per tutto il mese di novembre, con una serie di modifiche al modo abituale di ottenere questa indulgenza, al fine di salvaguardare la sicurezza dei fedeli in ogni momento.

Un numero elevato di richieste

Il decreto allude alle numerose richieste di sacerdoti e parroci alla Penitenzieria Apostolica affinché quest'anno, a causa dell'epidemia di "covid-19", vengano commutate le opere pie per ottenere le indulgenze plenarie applicabili alle anime del purgatorio.

Per questo motivo, la Penitenzieria Apostolica, su mandato speciale di Sua Santità Papa Francesco, ha istituito una serie di strutture per ottenere queste indulgenze ed evitare la folla nei cimiteri e in altri luoghi di culto:

  1. Indulgenza plenaria per chi visita un cimitero e prega per i defunti anche se solo mentalmente, stabilito di norma solo in giorni specifici dal 1° all'8 novembre, possono essere spostati in altri giorni dello stesso mese fino alla fine del mese.. Questi giorni, scelti liberamente dai fedeli, possono anche essere indipendenti l'uno dall'altro.
  2. L'indulgenza plenaria del 2 novembre, istituito in occasione della commemorazione di tutti i fedeli defunti per coloro che visitano devotamente una chiesa o un oratorio e vi recitano il "Padre nostro" e il "Credo", può essere trasferita non solo alla domenica precedente o successiva alla festa di Tutti i Santi, ma anche a un altro giorno del mese di novembre, liberamente scelto da ciascun fedele.

Unione spirituale per chi non può partire

Gli anziani, i malati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa.Il motivo principale è rappresentato dalle restrizioni imposte dall'autorità competente per il periodo della pandemia, possono ottenere l'indulgenza plenaria purché siano spiritualmente uniti a tutti gli altri fedeli, completamente distaccati dal peccato e con l'intenzione di adempiere al più presto alle tre condizioni abituali (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un'immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitare le seguenti preghiere le pie preghiere per i defunti, ad esempio le laudi e i vespri dell'Ufficio dei defunti, il rosario mariano, la corona della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli, o la dedicarsi alla lettura meditativa di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei morti, oppure compiere un'opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e le difficoltà della propria vita.

Facilitare la confessione e la Santa Messa

Il decreto invita inoltre i sacerdoti con adeguate facoltà a "di offrirsi con particolare generosità alla celebrazione del sacramento della Penitenza e di amministrare la Santa Comunione agli ammalati e ricorda che, per quanto riguarda le condizioni spirituali per il pieno conseguimento dell'indulgenza, si deve fare ricorso alle indicazioni già esposte nella nota "Sul sacramento della penitenza nell'attuale situazione pandemica", emesso dalla Penitenzieria Apostolica il 19 marzo 2020″.

Infine, spicca il documento firmato il 22 ottobre 2020, il memoriale di San Giovanni Paolo II "Poiché le anime del Purgatorio sono aiutate dai suffragi dei fedeli e soprattutto dal sacrificio dell'altare gradito a Dio (cfr. Conc. Tr. Sess. XXV, Decr. De Purgatorio), tutti i sacerdoti sono vivamente invitati a celebrare tre volte la Santa Messa nel giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, in conformità alla Costituzione Apostolica "Incruentum Altaris", promulgata da Papa Benedetto XV, di venerata memoria, il 10 agosto 1915″.

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