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Tensione in Congo: aumenta la repressione dei cattolici

Omnes-2 febbraio 2018-Tempo di lettura: < 1 minuto

Alta tensione tra Stato e Chiesa in Congo. La polizia ha represso violentemente le manifestazioni dei cattolici e il cardinale di Kinshasa ha condannato la repressione, che si è inasprita con l'arresto di una dozzina di sacerdoti e suore.

Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo - Testo Joseph Kabamba (Kinshasa)

Negli anni Sessanta, questa canzone veniva cantata in riferimento ai bianchi che erano stati resi "trippa nelle rivolte per l'indipendenza del Katanga o nelle guerre civili fino alla pace di Mobutu. Quel che è certo è che dal 30 giugno 1960, giorno dell'indipendenza del Congo belga, il nostro amato Paese non ha vissuto un anno di pace, nonostante la sua ricchezza mineraria o proprio grazie ad essa.

Nel suo messaggio di Natale, il Santo Padre parla spesso della Repubblica Democratica del Congo, il Paese cattolico dell'Africa! Papa Francesco sta seguendo da vicino uno sviluppo politico che gli impedisce di viaggiare, come vorrebbe, per essere con noi.

Il 24 dell'anno scorso, si è rammaricato della "notizie preoccupanti". e li ha incoraggiati a evitare "tutte le forme di violenza". Infatti, domenica 21, la polizia congolese ha seminato il panico fuori dalla Messa nella cattedrale, caricando i cattolici e arrestando diversi sacerdoti e suore.

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