Vaticano

"Nelle questioni economiche, la Chiesa deve dare il buon esempio".

Si stanno adottando misure per riformare la gestione economica degli organi della Curia romana.

Giovanni Tridente-5 gennaio 2016-Tempo di lettura: 3 minuti

"Nelle questioni economiche, la Chiesa deve dare il buon esempio".. In più di un'occasione Papa Francesco ha spiegato perché uno degli aspetti prioritari della riforma dell'organizzazione della Curia romana riguarda la corretta gestione del patrimonio economico e finanziario della Santa Sede, soprattutto in questi tempi di grave crisi finanziaria e di evidente degrado morale. Trascurare questo aspetto inciderebbe sulla fiducia delle persone e ostacolerebbe la missione stessa della Chiesa, che non può fare a meno delle risorse economiche per annunciare il Vangelo. "fino ai confini della terra.

Non è un caso che una delle prime commissioni istituite pochi mesi dopo l'elezione di Francesco sia stata proprio quella incaricata di analizzare la struttura economico-amministrativa della Santa Sede, nota in italiano con l'acronimo COSEA. Composto quasi interamente da laici ed esperti di vari Paesi, ha avuto il compito - anche con l'aiuto di consulenti esterni - di studiare a fondo i dicasteri economici vaticani e di formulare proposte per la razionalizzazione della loro attività.

Da questa commissione sono nati successivamente un Segretariato per l'Economia, oggi guidato dal cardinale George Pell, e un Consiglio per l'Economia, affidato al cardinale Reinhard Marx. Una delle "riforme" più evidenti derivanti dalla creazione di questi due organismi è, ad esempio, la redazione da parte di ogni organo amministrativo della Santa Sede di un bilancio e di un rendiconto finanziario annuale, meccanismi che prima non erano obbligatori o almeno, nella maggior parte dei casi, non erano previsti. Allo stesso tempo, si è consolidata anche la riorganizzazione del sistema di gestione della Santa Sede. Istituto per le Opere di Religione (IOR), tra l'altro per ottenere il riconoscimento da parte degli organismi internazionali dell'affidabilità dell'Istituto stesso in campo finanziario.

Nelle ultime settimane sono stati aggiunti altri pezzi. Il Consiglio dei nove cardinali (C-9) che assiste il Santo Padre nel processo di riforma, nella sua riunione trimestrale prevista per l'inizio di dicembre, ha dato la sua benedizione, tra le altre questioni - come la possibilità di applicare il principio di sinodalità e una "un sano decentramento", Papa Francesco ne ha parlato in occasione della celebrazione del 50° anniversario dell'istituzione del Sinodo dei Vescovi nel mese di ottobre; alla creazione del nuovo dicastero per i laici, la famiglia e la vita e quello per la giustizia, la pace e le migrazioni - alla costituzione di un nuovo gruppo di lavoro per portare avanti il lavoro del Sinodo dei Vescovi nel campo dei laici, della famiglia e della vita e quello per la giustizia, la pace e le migrazioni - alla creazione di un nuovo dicastero per i laici, la famiglia e la vita e quello per la giustizia, la pace e le migrazioni. "una riflessione sulle prospettive future dell'economia della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano"..

Il Cardinale Pell, in qualità di Prefetto della Segreteria per l'Economia, ne ha illustrato le caratteristiche, spiegando che questo nuovo organismo dovrebbe in un certo senso supervisionare "il controllo e il monitoraggio complessivo di output e input". Insieme alla Segreteria per gli Affari Economici, è composto da rappresentanti della Segreteria di Stato, della GovernatoratoL'APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), la Congregazione di Propaganda Fide - che ha una gestione autonoma e si occupa di tutte le terre di missione -, la Segreteria per la Comunicazione e lo IOR.

Nelle stesse ore, Papa Francesco ha anche dato mandato al Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, di istituire la Pontificia Commissione per le Attività del Settore Sanitario delle Persone Giuridiche Pubbliche della ChiesaHa ampi poteri di intervento su ospedali, cliniche e sanatori di proprietà della Santa Sede, delle diocesi e degli ordini e congregazioni religiose. La decisione di istituire questo organismo è una risposta alla "particolari difficoltà". che sta vivendo il cosiddetto sistema sanitario cattolico, su cui il Papa ha "ha raccolto le informazioni necessarie".. Anche in questo caso, ma non solo, ci sono ragioni di natura economica, legate ad una "Gestione efficace delle attività e conservazione dei beni, mantenendo e promuovendo il carisma dei fondatori".. Tra i suoi membri ci saranno sei esperti nei settori sanitario, immobiliare, gestionale, economico, amministrativo e finanziario. Questo intervento è diventato necessario sia per risolvere le situazioni di crisi attuali sia per prevenirle in futuro. Sempre nell'ordine di quel "buon esempio" che la Chiesa e tutte le sue istituzioni sono chiamate a dare.

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