"Mina aveva solo 25 anni. È andata, come ogni altra domenica, a pregare in chiesa e ha incontrato la morte". Questa è la testimonianza di Shahib, cugino di Mina, dopo l'attacco terroristico che ha insanguinato due chiese in Egitto.
Uno dei testimoni degli attacchi, Hoda Mikhail, ha detto di non capire come sia potuto accadere. Qui in Egitto, "Musulmani e cristiani sono fratelli. Il terrorismo non raggiungerà i suoi obiettivi", raccolto El Mundo.
La Domenica delle Palme è stata celebrata in tutto il mondo, ma in Egitto è diventata il Venerdì Santo: i cristiani della chiesa di San Marco ad Alessandria e della chiesa di San Giorgio a Tanta - 90 chilometri a nord del Cairo - sono stati martirizzati nel bel mezzo della Settimana Santa.
Gli abitanti di queste due città impiegheranno molto tempo a dimenticare questo attacco, che mina la piacevole convivenza nel Paese africano.