Cultura

Come gli organismi economici vaticani si occuperanno del Praedicate Evangelium

Il settore economico è una delle aree la cui riforma è stata particolarmente profonda con il Predicato Evangelium. Con la nuova Costituzione Apostolica, il numero degli organismi economici della Santa Sede è salito a sei. E tutti, ad eccezione dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA), sono di nuova creazione.

Pilar Solá Granell-8 febbraio 2023-Tempo di lettura: 5 minuti
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Foto: Sede dell'Istituto per le Opere di Religione, la cosiddetta "banca vaticana" ©CNS photo / Paul Haring

Uno dei settori in cui la riforma degli organi vaticani ha avuto il maggiore impatto è quello delle istituzioni di gestione finanziaria della Santa Sede.

A seguito della riforma istituita con il Praedicate EvangeliumLa Santa Sede ha liquidato gran parte delle precedenti istituzioni in questo settore, creandone 5 nuove e riformando i compiti e le modalità di gestione dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

Dopo Predicato Evangeliumil numero di organismi economici della Santa Sede è di sei. Tutti, ad eccezione dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA), sono di nuova creazione.

1° Consiglio Affari Economici

È stato istituito nel 2014 dal Motu Proprio Fidelis Dispensator et prudens. La sua missione principale è quella di orientare e guidare la strategia economica della Santa Sede per garantire che sia gestita "alla luce della dottrina sociale della Chiesa, seguendo le migliori pratiche internazionali riconosciute nel campo della pubblica amministrazione" (art. 205 §2 PE).

A tal fine, il Consiglio propone al Papa l'approvazione di politiche e linee guida per assicurare una gestione prudente ed efficiente delle risorse umane, finanziarie e materiali, riducendo i rischi inutili e ricercando il massimo rapporto costi-benefici per il raggiungimento degli scopi prefissati.

È composto da quindici membri: otto sono scelti tra Cardinali e Vescovi che rappresentano l'universalità della Chiesa e sette sono laici, scelti tra esperti di varie nazionalità. La legge prevede che le riunioni si tengano almeno quattro volte l'anno.

Nell'ambito del suo compito strategico, il Consiglio verifica i bilanci consolidati e i bilanci consuntivi prima della loro approvazione da parte del Romano Pontefice; determina i criteri, compreso quello del valore, per gli atti di alienazione, acquisto o amministrazione straordinaria che richiedono l'approvazione della Segreteria per gli Affari Economici per essere validamente eseguiti; esamina le relazioni della Segreteria, del Revisore Generale, degli organismi e delle entità sotto la sua supervisione (compreso lo IOR)... E quando lo ritiene necessario, può richiedere informazioni pertinenti all'Autorità di Vigilanza e Informazione Finanziaria (ASIF).

2° Segretariato per gli Affari economici

Esercita la funzione di segreteria pontificia in materia economica e finanziaria (art. 212 PE). Il qualificatore papale identifica questo organismo come particolarmente vicino al Romano Pontefice, al quale risponde direttamente. È stato inoltre istituito nel 2014.

Il Segretariato è il principale responsabile del controllo e della supervisione dell'attività economica delle istituzioni che fanno parte della Santa Sede o che sono ad essa strettamente legate, in modo che essa si svolga in conformità con i programmi proposti dal Consiglio.

La tendenza è che sempre più istituzioni passino sotto il suo controllo. Infatti, il bilancio 2022 della Santa Sede mostra che il perimetro consolidato è aumentato rispetto all'anno precedente, includendo nuove entità da monitorare.

Nel 2022, il numero di entità sotto il controllo del Segretariato sale a 90, 30 in più rispetto al 2021. Il perimetro allargato fornisce una visione più completa ed esaustiva della situazione finanziaria della Santa Sede, e maggiore è la visibilità, più trasparenti sono i risultati.

La Segreteria è suddivisa in due aree funzionali: una per il controllo economico e finanziario e l'altra per il controllo amministrativo. Ha il compito di elaborare le linee guida e i programmi economici da attuare da parte delle istituzioni; prepara il bilancio annuale della Santa Sede e ne verifica il rispetto; redige il bilancio annuale consolidato sulla base dei singoli bilanci; autorizza gli atti di alienazione, acquisto o amministrazione straordinaria; valuta i rischi patrimoniali e finanziari della gestione economica e propone azioni correttive.

Il Dipartimento Risorse Umane riferisce alla Segreteria e, a partire dal 2020, le sue competenze si estendono anche al Dipartimento Risorse Umane. Obolo di San Pietro e altri fondi papali. Nel novembre 2022 Papa Francesco ha nominato un laico, l'economista Maximino Caballero, come Prefetto della Segreteria.

3a Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA)

Il APSA è responsabile dell'amministrazione e della gestione del patrimonio della Santa Sede. Deve non solo conservarla, ma anche migliorarla e renderla redditizia, per fornire le risorse necessarie alla Curia romana per adempiere alla sua missione universale.

L'APSA è destinata a essere l'organismo che centralizza la gestione degli asset sotto il controllo della Segreteria per gli Affari Economici, evitando così amministrazioni parallele che gestiscono gli asset senza supervisione.

Il patrimonio della Santa Sede è costituito sia da beni immobili produttivi (abitazioni e appartamenti in affitto che generano reddito) sia da beni immobili non produttivi (palazzi che fungono da sede di dicasteri curiali, università e collegi). Include anche fondi di investimento, conti bancari e altri titoli finanziari.

Il presidente è assistito da un segretario e da un consiglio. Dopo la riforma, i membri del concilio possono essere "cardinali, vescovi, sacerdoti e laici" (art. 221 §1 EP). Pertanto, questi uffici non sono più riservati solo agli ecclesiastici.

È suddiviso in tre aree funzionali. L'area immobiliare è responsabile della gestione degli immobili concentrati principalmente a Roma e Castelgandolfo, oltre che di quelli presenti in altri Paesi come Inghilterra, Francia e Svizzera, gestiti attraverso società intermedie in conformità alle normative locali.

L'area degli affari finanziari o della gestione dei titoli si occupa dell'investimento di fondi e altri titoli finanziari, cercando di generare la migliore redditività. In terzo luogo, l'area di servizio comprende gli uffici contabili, gli acquisti, la consulenza legale, il pellegrinaggio a San Pedro, ecc.

4° Ufficio del revisore generale

Dal 2014, questo Ufficio è responsabile della revisione del bilancio consolidato della Santa Sede. A tal fine, effettua un controllo tecnico - le cosiddette verifiche contabili - sui bilanci annuali delle varie istituzioni e organismi curiali legati alla Santa Sede che convergono nel bilancio consolidato.

Il nuovo statuto del 2019 prevede che l'Ufficio agisca come autorità anticorruzione, al fine di individuare sospetti di frode nell'uso delle risorse finanziarie, nell'aggiudicazione di contratti o nelle cessioni. Può avviare verifiche su richiesta del Consiglio, della Segreteria o dei responsabili degli organi di competenza del Consiglio; ma può anche essere avviato d'ufficio dal Revisore generale, che informerà preventivamente il Cardinale Coordinatore del Consiglio, indicandone i motivi. In ogni caso, l'identità del denunciante è protetta e non può essere rivelata, se non all'autorità giudiziaria con decisione motivata.

Se dall'audit emergono indizi di illeciti, il Revisore generale informa le autorità giudiziarie vaticane, che possono valutare se avviare un procedimento giudiziario davanti al tribunale competente.

I revisori che lavorano nell'Ufficio sono professionisti del settore, alcuni con più di vent'anni di esperienza in aziende internazionali.

5° Comitato per le questioni riservate

È stato creato nel 2020 e ha il compito di autorizzare qualsiasi atto giuridico, economico o finanziario che, per il bene della Chiesa o di privati, debba essere coperto da segreto e sottratto al controllo degli organi competenti.

La Commissione, secondo il suo stesso statuto, è composta da un presidente, un segretario e alcuni altri membri nominati per cinque anni dal Romano Pontefice.

6° Comitato per gli investimenti

Nel 2019, al fine di preparare strumenti validi per la politica di investimento, Papa Francesco ha deciso di istituire questo organismo. La sua missione è garantire l'adeguatezza etica degli investimenti mobiliari della Santa Sede in conformità con la dottrina sociale della Chiesa e, allo stesso tempo, assicurarne la redditività.

I suoi membri sono nominati per cinque anni e comprendono professionisti di alto livello. Il Comitato è competente solo per gli investimenti in titoli, poiché gli immobili sono gestiti e controllati dalle entità proprietarie.

L'autorePilar Solá Granell

Facoltà di Diritto Canonico. Università Cattolica di Valencia San Vicente Mártir

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