Vaticano

24 luglio: Papa Francesco dedica una giornata ai nonni e agli anziani

Domenica prossima, 24 luglio, si celebrerà in tutto il mondo la Giornata mondiale degli anziani e dei nonni 2022. Anche le parrocchie, le diocesi e le comunità ecclesiali sono chiamate a celebrare con creatività e in modo decentrato questa festa, che quest'anno ha come motto "Nella vecchiaia continueranno a portare frutto".

Leticia Sánchez de León-23 luglio 2022-Tempo di lettura: 5 minuti

La Giornata mondiale dei nonni e degli anziani è diventata uno degli eventi che portano la firma inconfondibile del Papa argentino. L'anno scorso è stato lo stesso Papa Francesco a voler istituire una giornata dedicata esclusivamente ai nonni e agli anziani. La Giornata si terrà ogni anno la quarta domenica di luglio, in occasione della festa dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù.

Quest'anno si terrà domenica 24 luglio con la celebrazione di un'Eucaristia in San Pietro da parte del Cardinale De Donatis, Vicario Generale per la Diocesi di Roma. De Donatis, Vicario Generale per la Diocesi di Roma. Lo stesso giorno, il Papa inizia un viaggio apostolico in Canada, durante il quale intende visitare il Santuario di Sant'Anna e incontrare i giovani e gli anziani di una scuola elementare di Iqaluit.

"Per favore, non lasciateli soli" è una delle frasi che il Pontefice ha ripetuto più spesso in riferimento alla cura e all'attenzione degli anziani, e l'istituzione della Giornata è un segno della sua attenzione a questo tema. Non invano ha voluto dedicare una buona parte delle udienze del mercoledì per parlare della fase della vecchiaia e della ricchezza che gli anziani rappresentano per le famiglie e per la società.

"È importante che i nonni incontrino i nipoti e che i nipoti incontrino i nonni, perché - come dice il profeta Gioele - i nonni sogneranno davanti ai nipoti, avranno delle illusioni (grandi desideri), e i giovani, prendendo forza dai nonni, andranno avanti, profetizzeranno". 

Oltre all'evento di domenica prossima, in questo mese di luglio i cristiani stanno pregando soprattutto per gli anziani; l'intenzione di preghiera che Francesco affida a tutta la Chiesa in questo mese, attraverso la Rete mondiale di preghiera del Papa, è proprio quella di pregare per gli anziani.

Nel videomessaggio, il Papa riflette su questa fase della vita: "La vecchiaia, infatti, non è una tappa facile da comprendere, anche per noi che già la viviamo. Anche se arriva dopo un lungo percorso, nessuno ci ha preparato ad affrontarlo, e sembra quasi che ci colga di sorpresa". Il Papa invita gli anziani a continuare a dare tutto quello che possono dare perché gli anziani hanno "una sensibilità speciale per la cura, per la riflessione e per l'affetto" e li invita ad essere Siamo, o possiamo diventare, protagonisti di una "rivoluzione della tenerezza".

"Molte persone hanno paura della vecchiaia", esordisce il Papa nel messaggio preparato per l'evento, "la considerano una specie di malattia con cui è meglio non entrare in contatto. Gli anziani non ci interessano - pensano - ed è meglio che stiano il più lontano possibile, magari insieme tra di loro, in strutture dove sono assistiti e che ci risparmiano di doverci occupare delle loro preoccupazioni". Papa Francesco vuole essere vicino a tutti gli anziani e lo fa parlando loro a tu per tu, mostrando che anche lui è anziano: "E noi, nonni e anziani, abbiamo una grande responsabilità: insegnare alle donne e agli uomini del nostro tempo a vedere gli altri con la stessa comprensione e lo stesso sguardo tenero che rivolgiamo ai nostri nipoti. Abbiamo affinato la nostra umanità prendendoci cura degli altri e oggi possiamo essere maestri di uno stile di vita pacifico, attento ai più deboli.

"Gli anziani - prosegue il Papa - aiutano a percepire "la continuità delle generazioni", con "il carisma di servire da ponte". Spesso sono i nonni a garantire la trasmissione di grandi valori ai nipoti e "molte persone possono riconoscere che è proprio ai nonni che devono la loro iniziazione alla vita cristiana".

Con queste parole, il Papa vuole farci capire che la costruzione di un mondo migliore passa anche attraverso la rivalutazione della figura dei nostri anziani, andando "controcorrente rispetto a ciò che il mondo pensa di questa età della vita", incoraggiando gli anziani a non mantenere un atteggiamento rassegnato", "con poca speranza e senza aspettarsi più nulla dal futuro".

Una Chiesa vicina agli anziani 

Il Papa ha affrontato questo tema in modo più approfondito anche in altri messaggi e documenti papali, come l'Esortazione apostolica Amoris Laetitia: "La Chiesa non può e non vuole conformarsi a una mentalità di intolleranza, tanto meno di indifferenza e disprezzo, nei confronti della vecchiaia. Dobbiamo risvegliare un senso collettivo di gratitudine, apprezzamento e ospitalità, che faccia sentire gli anziani parte viva della loro comunità". In questo senso, la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani è un appello a tutte le famiglie, e alla società nel suo complesso, a restituire agli anziani tutto il valore che hanno e a trattarli come meritano, invitandoli a "continuare a portare frutto".

In una società in cui si apprezza solo ciò che è di immediato beneficio, i nonni e gli anziani si trovano sempre più soli e trascurati, a volte anche dalle loro stesse famiglie. La più volte citata "cultura dell'usa e getta" del Papa si riferisce anche a questo; l'assistenza agli anziani non ha alcun beneficio a breve termine e la cura dei loro bisogni quotidiani è faticosa e ripetitiva, e spesso diventa un ulteriore peso nella vita quotidiana delle famiglie. Tuttavia, come dice il Papa nell'Esortazione apostolica Amoris Laetitia: "Una famiglia che non rispetta e non si prende cura dei nonni, che sono la sua memoria vivente, è una famiglia disintegrata, ma una famiglia che ricorda è una famiglia con un futuro". 

La Jornada

In questo secondo anno della Giornata dedicata ai nonni e agli anziani, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita suggerisce due modi per partecipare: celebrare l'Eucaristia o visitare gli anziani da soli.

Lo stesso Dicastero ha messo a disposizione delle varie diocesi una serie di materiali e suggerimenti pastorali e liturgici, disponibili sul sito web del Dicastero. Tra le raccomandazioni formulate, una delle più importanti è quella di visitare o accompagnare gli anziani soli.

Infatti, la Chiesa concede la facoltà di ottenere l'indulgenza plenaria alle solite condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice. Sarà concesso ai nonni, agli anziani e ai fedeli che parteciperanno alla Messa del 24 luglio nella Basilica di San Pietro o alle varie celebrazioni che si terranno in tutto il mondo. L'indulgenza può essere utilizzata anche come suffragio per le anime del purgatorio.

Inoltre, la stessa Indulgenza Plenaria sarà concessa agli anziani malati e a tutti coloro che, "impossibilitati a lasciare la propria casa per un grave motivo, si uniscono spiritualmente alle sacre celebrazioni della Giornata Mondiale, offrendo a Dio Misericordioso le loro preghiere, i dolori e le sofferenze della propria vita, specialmente mentre le parole del Pontefice e le varie celebrazioni vengono trasmesse dai media".

La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani è anche il punto di partenza per sviluppare un approccio pastorale specifico che raggiunga efficacemente questa parte della società che, come dice il Papa, attraversa la fase più solitaria della vita e spesso non sa come viverla perché "ci sono molti progetti di assistenza" per gli anziani ma "pochi progetti di esistenza".

Il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, parlando dell'organizzazione dell'evento di domenica, ha osservato che con la Giornata il Santo Padre "ci invita a prendere coscienza della rilevanza degli anziani nella vita delle società e delle nostre comunità, e a farlo in modo non episodico ma strutturale, e la Giornata aiuta a porre le basi per una pastorale ordinaria di questo tempo della vita".

L'autoreLeticia Sánchez de León

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